
Lambrusco Mio, la storia in un calice: il 13 e 14 maggio Modena celebra il vino più antico al mondo
![]() Il vino rosso più bevuto in Italia? E' il Lambrusco. Il più esportato nel mondo? Sempre il Lambrusco, con 400 milioni di bottiglie all'anno e un ricavo di 500 milioni di euro. Sarà perché è uno dei vini più antichi ma è “nato moderno”, sarà perché non è troppo alcolico, è dotato di personalità ma non impegnativo, sarà perché è ricco per natura di fragranze e di bollicine, o perché ora i produttori sono molto più attenti alla qualità: in questi anni il Lambrusco ha conosciuto una vera e propria rinascita.
La città di Modena - nell'anniversario dei 2.200 anni dalla sua fondazione, celebrati dalle iniziative di “Mutina Splendidissima” - dedica al “suo” vino un intero weekend e accoglie “Lambrusco Mio” nel cuore storico e culturale metropolitano: sabato 13 e domenica 14 maggio il Palazzo dei Musei e le sue raccolte offrono l'occasione di conoscere le testimonianze della produzione del consumo del vino nel territorio modenese in età romana, ma anche di percorrere la storia di questa secolare tradizione dalle origini preistoriche fino alle soglie della contemporaneità. Qui vengono allestiti oltre 20 punti di degustazione, dove le principali cantine modenesi e reggiane produttrici di Lambrusco propongono al pubblico assaggi delle loro bollicine. E' sul territorio modenese, infatti, che avvengono tutte le fasi di produzione di quattro tipologie di Lambrusco DOP: il "Lambrusco di Sorbara", noto anche come Lambrusco della viola per il suo caratteristico sentore floreale, il "Lambrusco Salamino di Santa Croce", i cui vitigni sono i più coltivati del modenese e il cui succo dà vita a un vino fresco in bocca, armonico e ideale per ogni pasto, il "Lambrusco Grasparossa di Castelvetro", elegante ed armonico, di corpo più sostenuto rispetto alle altre tipologie e il Lambrusco di Modena, prodotto utilizzando un uvaggio, ovvero una mescolanza di diversi tipi di uve. La proposta di degustazione culturale di Lambrusco sarà completata dal Reggiano Lambrusco DOP, dal Lambrusco dei Colli di Scandiano e di Canossa DOP, dal Lambrusco Mantovano DOP, e dal Lambrusco dell'Emilia IGP. “Era il maggio 2001 quando debuttava la prima edizione di “Lambrusco Mio”, al Foro Boario: allora la manifestazione era rivolta principalmente agli operatori del settore a livello nazionale e internazionale per favorirne una maggiore conoscenza. Oggi è un evento per tutti, perché tutti devono conoscere meglio questo vino e il fortissimo legame con la sua terra – spiega Claudio Biondi, neopresidente del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi - Il nostro obiettivo è quello di valorizzare un vitigno importante che dopo il riscatto degli ultimi anni continua ad essere sempre più apprezzato. Inoltre vogliamo proporre il Lambrusco come vino a tutto tondo, non più solo da pasto, e questo oggi è possibile grazie all'elevata qualità dei prodotti sul mercato: è un vino che ha le caratteristiche giuste per affermarsi anche come valida alternativa per aperitivi, rispondendo alla voglia di novità dei giovani e non solo”. Al pubblico che varca la soglia del Palazzo dei Musei viene consegnato un calice firmato Riedel per degustare il Lambrusco, creato appositamente per le DOP modenesi: si accede poi al percorso con le tappe di assaggio, arricchite dai prodotti tipici del territorio come Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Modena, crescentine, a cura del Consorzio Modena a Tavola. Sono previste anche degustazioni guidate a cura dell'AIS, Associazione Italiana Somellier, e con lo stesso biglietto i visitatori possono visitare l'itinerario storico “Dall'uva perusinia al Lambrusco” che si snoda tra i Musei Civici, l'Archivio Storico e la Galleria Estense. “Sono molti i riferimenti iconografici e le storie collegate al tema del vino nelle opere d'arte e nei reperti archeologici esposti nei diversi istituti che fanno parte di questo polo culturale cittadino ed il collegamento tra mondo economico e cultura ci sembra assolutamente da favorire – sottolinea Francesca Piccinini, direttrice dei Musei Civici di Modena - In questo caso, poi, collaborare all'organizzazione dell'evento che ha come teatro il Palazzo ci è parso particolarmente importante perché il tema si collega, come spiega il sottotitolo "dall'uva perusinia al lambrusco", alle lontane origini romane di questa eccellenza enogastronomica locale ed il Comune di Modena soprattutto attraverso i Musei Civici, sta investendo molto quest'anno per ricordare e valorizzare le origini della colonia romana di Mutina, fondata nel 183 a.C., cioè esattamente 2.200 anni fa ma sempre vive nella memoria dei modenensi attraverso i secoli, come evidenzierà la mostra "Mutina splendidissima" prevista al Foro boario per la fine dell'anno”. Non mancano, poi, gli appuntamenti per gli addetti ai lavori, come l'incontro “Lambrusco, un giacimento naturale” (sabato 13 maggio alle 11.00), dedicato alla filiera vitivinicola del Lambrusco e alle 6.500 aziende che la compongono. E' rivolto ai produttori anche il talk show “Il Lambrusco piace tanto anche a noi” (sabato alle 16.00), moderato da Fede e Tinto della trasmissione “Decanter” di Radio 2. Ermi Bagni, direttore del Consorzio Marchio Storico Lambruschi Modenesi, evidenzia proprio l'impegno delle cantine e alle aziende del territorio: “Mi piace definire questa manifestazione come “degustazione culturale”, e non solo per la location museale: dietro a un calice di Lambrusco, c'è storia, duro lavoro e valorizzazione del prodotto a livello mondiale. Il Lambrusco rappresenta un esempio davvero unico se pensiamo che si tratta di una famiglia di vitigni selvatici che nel corso dei secoli sono stati addomesticati nel nostro territorio; questo fin dalla metà dell'800 ha consentito l'insediamento di un distretto manifatturiero di assoluta eccellenza”. “Lambrusco Mio” è un'iniziativa a cura del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, in collaborazione con i Musei Civici, la Galleria Estense e l'Archivio Storico Comunale. Dove, come, quando: Date e orari: sabato 13 e domenica 14 maggio dalle 10 alle 20 Luogo: Palazzo dei Musei di Modena, Largo Porta Sant'Agostino 337 Info: Vision Up, tel. 059.4924794 Ingresso: intero 10 €, ridotto 8 € E' POSSIBILE SCARICARE NUMEROSE FOTO AD ALTA DEFINIZIONE A QUESTO LINK: https://www.dropbox.com/sh/ IN ALLEGATO LA CARTELLA STAMPA COMPLETA Ufficio Stampa MediaMente 339.8850143 stampa@ |