Un piano strategico per realizzare le Vie del Vino in Irpinia e per valorizzare il patrimonio vitivinicolo e l'enogastronomia anche in chiave turistica: questi, in sintesi, i principali obiettivi del protocollo d'intesa firmato tra l'Associazione Nazionale Città del Vino e l'Area Vasta di Avellino, il raggruppamenti di Comuni (con capofila il capoluogo irpino) che si propone di raccordare e condividere le politiche si sviluppo locale.
Nella foto, da sinistra: Paolo Benvenuti, direttore dell'Associazione Città del Vino; Floriano Zambon, presidente nazionale di Città del Vino; Paolo Foti Sindaco di Avellino; Teobaldo Acone, Ambasciatore delle Città del Vino
La firma è avvenuta il 27 dicembre scorso a Palazzo di Città di Avellino: a siglare il documento il Sindaco di Avellino Paolo Foti e il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Floriano Zambon. Presenti anche Arturo Iannaccone, assessore ai fondi europei del Comune e Paolo Benvenuti, direttore dell’Ancv, e lo staff del Servizio Strategico Europa di Palazzo di Città.
«Questo protocollo - ha commentato il presidente Zambon - costituisce un rafforzamento delle attività che svolgiamo come associazione e rientra un in quadro di modalità innovative che stiamo sperimentando con i territori. A livello nazionale, infatti, abbiamo sottoscritto dei protocolli specifici per aree di questo tipo e per quanto riguarda questa zona si tratta del primo atto di cui rendo merito all’amministrazione di Avellino per averlo caldeggiato e averci creduto fermamente».
Grandi sono le potenzialità del documento, tanto più se inserito nel più ampio quadro di riferimento di settori (il mondo enologico e vitivinicolo campano e, in particolare, la viticoltura irpina e le implicazioni turistiche legate all'enogastronomia) che hanno fatto grandi passi in avanti dal punto di vista qualitativo e della caratterizzazione territoriale del prodotto. «Oggi il vino non è più né bevanda né alimento ma è uno strumenti di promozione dei territori – ha affermato ancora Zambon – e iniziative come questa, finalizzate al rafforzamento dei brand territoriali, non possono che essere oggetto di attenzione da parte della nostra associazione. Sicuramente il vino è un ambasciatore dell’Italia nel modo nonché uno strumento di richiamo. Oggi gli enoturisti in Italia sono oltre 11milioni: un flusso sul quale operare per essere attrattivi ed accoglienti, che è la grande sfida per tutto il Paese».
Per tutto questo, come ha tenuto a sottolineare Zambon, l’Area Vasta Città di Avellino «con le sue 3 grandi docg, è un’area importante, capace di produrre vini di qualità ormai affermati a livello nazionale ed internazionale e le cantine non sono più solo dei luoghi di produzione ma delle imprese multifunzionali, luoghi aperti ed accoglienti che assumono una nuova funzione, quella di essere promotori del territorio e di funzionare come delle vere e proprie attrattività turistiche. Un patrimonio che va valorizzato e messo in rete».
Ed è in questa direzione che si muove il protocollo sottoscritto che, come spiegato dall’Assessore ai Fondi Europei, Arturo Iannaccone, «rappresenta uno degli assi portanti dell’Accordo di Programma Quadro che abbiamo allestito come Area Vasta e che tra i vari obiettivi ricomprende la realizzazione della cosiddette “Vie del Vino” per lo sviluppo di un turismo legato al territorio, alla produzione di vitivinicola e l’associazione Città del Vino rappresenta il livello istituzionale più alto di coordinamento e raccordo tra i Comuni italiani e vocazione viticola. Questo protocollo potrà aiutare a valorizzare ulteriormente i nostri territori». Territori che hanno già visto positive aperture grazie al lavoro degli imprenditori del settore che, come ha ricordato Iannaccone, «in questi anni hanno lavorato molto per la valorizzazione di questa importante risorsa; le aziende sono cresciute, da ogni punto di vista, con una grande capacità di presenza sui mercati». Un impegno che ha bisogno di riscontri a «livello istituzionale con la creazione di attività che possano favorire la presenza nella nostra provincia di un turismo legato al vino, intercettando importanti flussi nazionali per lo sviluppo di un turismo non solo giornaliero ma anche stanziale e l'affermazione di un brand Irpina che sia riconoscibile, come accade oggi per il Salento o le Langhe».
Il protocollo di intesa, inoltre, consiste in un partenariato tra Area Vasta e Città del Vino per partecipare ai bandi europei, grazie anche al coinvolgimento dell'Ufficio Strategico Fondi Europei Area Vasta, con l'obiettivo di far arrivare sul territorio irpino nuove risorse.
«L’Area Vasta è la vera opportunità di sviluppo per il nostro territorio – ha inoltre affermato il Sindaco di Avellino, Paolo Foti – e coinvolge in modo strutturale vari settori di sviluppo, dal trasporto ferroviario alla valorizzazione delle nostre eccellenze. L’obiettivo è creare il brand Irpinia, ovvero l’occasione di far sì che le nostre realtà si impongano nel mercato del turismo».