Città del Vino

Comune di Broni

Telefono: 0385 257011
Fax: 0385 52106
Sitoweb: Broni
Sede Amministrativa
Piazza Garibaldi 12 27043 Broni (Pavia)

Origine del nome

E’ verosimile che nel 122 a.C. la Broni attuale iniziasse ad esistere come impianto urbano civile. Il luogo dal nome controverso, da alcuni citato per Blandenona (W. S. M. Watt, Tulli Cicerone epistola, 1971), entra a far parte dell’Ottava regione d’Italia, l’Emilia, da cui dipende attraverso il capoluogo di Piacenza. (fonte: www.comune.broni.pv.it)

Il Territorio

Num. Abitanti: 9283
Altitudine: 88
Superficie: 20.85
Santo Patrono: San Contardo d'Este
Codice ISTAT: 18024
Codice Catastale: B201
Prefisso: 385
PEC: comunebroni@pec.it
Zona Sismica: 4
Zona Climatica: E
Gradi Giorno: 2628
Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Antonio Riviezzi

Storia

Sul sito dell'odierna Broni si trovava probabilmente la località romana, citata in due itineraria come Comillomagus, o Cameliomagus, trascrizioni trascurate di un probabile originario Camillomagus; anche se è da taluni identificata con Redavalle, luogo di notevoli ritrovamenti d'epoca romana, le distanze indicate dai suddetti itineraria maggiormente si confanno a Broni. Potrebbe non esserci continuità tra Camillomagus e Broni, che sorse nell'alto medioevo. Anche se la prima citazione (da un placito piacentino dell'859 in cui intervenne un certo Teopertus de Breonis) non sembra proprio potersi riferire a Broni, e anche se la supposta appartenenza al comitato dell'Aucia appare inverosimile (trovandosi questo tra Piacenza e Parma), è indubbio che Broni appaia attorno al 1000 come un luogo di una certa importanza, dotato di una vasta pieve appartenente alla diocesi di Piacenza, e sede nel 1047 di un placito presieduto dal giudice imperiale Rainaldo. Nel 1164 è citato nel diploma con cui l'imperatore Federico I poneva l'Oltrepò sotto la giurisdizione pavese. Fu quindi sede di una podesteria o squadra, che si estendeva su molti dei paesi circostanti, nucleo del futuro feudo ... . Nel territorio dell'attuale comune di Broni esistono alcune località che furono a loro volta comuni: Pirocco, che era una grande cascina appartenente ai Paleari di Pavia, fu unito a Broni all'inizio del XIX secolo; Cassino Po (CC C035) era anch'esso costituito, nel suo nucleo originario, da una vasta cascina a corte quadrata, fu comune fino al 1869, poi fu unito a Broni; Vescovera, che come si è detto era costituito da una grande tenuta appartenente ai Gambarana, rimase un comune autonomo fino all'inizio del XIX secolo, e poi fu unito a Cassino (e con esso a Broni nel 1869). (fonte: wikipedia.org)

Informazioni Turistiche

La fama enologica di Broni nasce dopo il passaggio della Lombardia dal governo spagnolo a quello austriaco, quando la sua viticoltura diventò tanto intensiva e razionale da rifornire buona parte del mercato vinicolo milanese. Insieme a Canneto Pavese, Castana, Cigognola e Montescano, dal 2008 fa parte dell’Ecomuseo della Vite e del Vino dell’Oltrepò Pavese Orientale che, nel suo Archivio delle memorie, raccoglie documenti e testimonianze sulle tecniche tradizionali per la gestione del vigneto, i mestieri e gli attrezzi storici, la vendemmia, i riti e le orazioni, le poesie e i proverbi e le ricette tipiche con uva e vino.

Monumenti e luoghi d'interesse: Basilica di San Pietro Apostolo (elevata nel luglio del 1953 da papa Pio XII alla dignità di basilica minore), Chiesa di Santa Marta, Chiesa della Madonna del rio Frate, Santuario di San Contardo, Palazzo Arienti, Villa Gallotti, Villa Maccabruni (o Villa Nuova Italia).