Comune di Cembra Lisignago

  • Telefono: 0461 683018
  • Fax: 0461 682150
  • Sitoweb: Cembra Lisignago
  • Sede Amministrativa
    Piazza Marconi 7 38034 Cembra (Trento)

Origine del nome

E’ un nuovo comune istituito il 1° gennaio 2016 mediante la fusione dei comuni di Cembra e Lisignago. Il toponimo "Cembra" è attestato per la prima volta come Fagitara Cimbra in un documento di Paolo Diacono, che la cita come uno dei castelli distrutti dai Franchi nel 590; successivamente appare come Cimbria, Cymbra e, nel 1406, Zymer. La sua etimologia è dibattuta, e diverse ipotesi sono state formulate. Anticamente, il nome era spesso ricollegato a quello dei Cimbri, il popolo germanico che invase l'impero romano alla fine del II secolo a.C. e che, secondo certe teorie, si sarebbe qui insediato dopo la disfatta della battaglia di Vercelli; quest'idea è però probabilmente infondata. Anche la connessione ad un presunto popolo dei "Simbri", citato da Strabone, è errata, dato che tale nome è probabilmente frutto di un errore di trascrittura, e il popolo citato dallo storico era in realtà quello degli Insubri. Un'altra ipotesi propone come radice l'alto tedesco zimbar ("legno per costruzioni"), citando come riferimento i toponimi tedeschi della valle e del paese (Zimmerstal e Zimmers o Zimber), nonché il lavoro di taglialegna della minoranza linguistica dei Cimbri (tradizionalmente considerata discendente dai Cimbri sopraccitati). Secondo Carlo Battisti, infine, Cembra sarebbe un "fitotoponimo", derivato cioè dal nome del pino cembro (fonte: it.wikipedia.org/wiki/Cembra).

Il Territorio

  • Num. Abitanti: 1805
  • Altitudine: 667
  • Superficie: 16.96
  • Santo Patrono: San Rocco
  • Codice ISTAT: 022241
  • Codice Catastale: M355
  • Prefisso: 0461
  • PEC: comune@pec.comune.cembralisignago.tn.it
  • Zona Sismica: 4
  • Zona Climatica: F
  • Gradi Giorno:
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Alessandra Ferrazza


Storia

 

Insediamenti umani nella Val di Cembra sono documentati dal Mesolitico, periodo a cui risale un utensile di selce ritrovato presso il vicino Lago Santo; il reperto più famoso legato a Cembra è una situla bronzea, risalente al IV secolo a.C. e conservata al castello del Buonconsiglio, rinvenuta sul Doss Caslir, che riporta anche scritte in alfabeto reto-etrusco. L'area venne invasa dai Franchi nell'Alto Medioevo, i quali, come riporta Paolo Diacono, distrussero il "castello di Cimbra" (la prima attestazione storica del nome). Successivamente il paese entrò a far perte di un feudo appartenente al principato vescovile di Trento, e amministrato dai signori di Salorno, gli Appiano; tale giurisdizione includeva anche gli abitati di Lisignago (sede giurisdizionale), Faver, Valda e Grauno (ma non Grumes, che era giurisdizione a sé stante). La sovranità sul feudo venne usurpata da Mainardo II, conte del Tirolo: sotto di lui, dapprima Cembra subentrò a Lisignago come sede giurisdizionale, quindi l'intera giurisdizione venne accorpata a quella di Königsberg. «Catastrofe per Cembra e per tutta la Pieve non fu mai per l'addietro avvenuta e che per mercè della Divina Misericordia speriamo che mai più sarà per succedere» (L'allora parroco di Cembra, tal don Pecoretti, lamentando i danni causati da "codesti umanissimi francesi" durante la battaglia del 1797). Quando le guerre napoleoniche interessarono la valle, Cembra fu coinvolta direttamente; il paese venne subì danni materiali agli edifici e ai prati e requisizioni di legname e di cibarie, e si ebbero inoltre diversi decessi per tifo esantematico. Il 20 marzo del 1797, mentre 2500 soldati croati dell'impero austro-ungarico erano ivi stanziati, le forze francesi attaccarono, dalla sponda sinistra dell'Avisio, Cembra e gli altri insediamenti della sponda destra, causando ingenti danni (la vicina Faver, ad esempio, fu completamente distrutta). Sortite francesi continuarono anche gli anni seguenti, fino almeno al 1801. (fonte: it.wikipedia.org/wiki/Cembra)

 

Il paese di Lisignago fece parte dell'impero romano e del ducato longobardo di Trento, fondato nel 1004 o 1027 dagli imperatori del Sacro Romano Impero e soppresso il 26 dicembre 1802. La giurisdizione di Cembra, di cui Lisignago faceva parte, fu incorporata in quella di Königsberg (Montereale), usurpata dai conti del Tirolo nel 1276 nella prima metà del secolo XIV. Il primo documento che contiene il nome del paese (villa) è stato redatto nel monastero dei monaci benedettini di S. Lorenzo a Trento il giorno 30 agosto 1166 e di esso a noi è giunta una copia del 7 ottobre 1222. Vi si parla chiaramente di diritti che esistevano a proposito delle rendite del paese, inteso come gruppo di case con fondi coltivati ed incolti. È invece in un atto di compravendita del 9 dicembre 1201 che troviamo il nome di un abitante: Zucco da Lisignago. In un documento del 1210 viene chiaramente detto "comunitas", cioè comune, distretto amministrativo indipendente. Il 9 gennaio 1296 sulla piazza davanti alla chiesa di S. Biagio si tenne un'assemblea generale di tutta la Comunità per eleggere un procuratore per trattare nella vertenza con Oluradino Malvasio di Cembra. Il paese godeva di una certa autonomia, minuziosamente regolamentata dallo statuto comunale chiamato Carta di Regola. Attraverso la sua elaborazione la comunità assumeva una propria identità con determinate caratteristiche legate alla posizione geografica, alle risorse, alla produzione agricola e alle attività economiche principali. Le decisioni che concernevano l'organizzazione della campagna, dei boschi, dei prati, delle strade, delle fontane ecc. venivano prese a maggioranza, con la presenza di almeno due terzi dei capofamiglia, i quali avevano il diritto e il dovere di intervenire nell'assemblea pubblica. Purtroppo il documento, conservato in un sacchetto depositato nella sacrestia della chiesa di S. Biagio, è andato perduto. Le norme in esso contenute, integrate e modificate, sono state nei secoli costante punto di riferimento e attraverso di esse si concretizzò una presa di coscienza, da parte degli uomini del Comune, della propria autorità e autonomia.  (fonte: it.wikipedia.org/wiki/Lisignago)

 

Feste

Tra le antiche usanze, ogni anno a Carnevale si tiene la "Canta dei mesi", una mascherata allegorica sui ritmi della vita agreste scanditi dal ciclo delle stagioni e dei mesi del calendario, che risale al Settecento.

Informazioni Turistiche

Terra di elezione dei vini a base di müller-thurgau, celebrati da una Rassegna Internazionale che da ventisette anni si svolge in paese nella prima settimana di luglio, proprio a Cembra è stata rinvenuta una situla reto-etrusca del IV secolo a.C. (oggi conservata nel Museo d’Arte del Buonconsiglio, a Trento) sulla quale è incisa una fra le più estese iscrizioni di epoca etrusca inneggianti al consumo simposiale del vino. Da segnalare la Cantina della Valle di Cembra, la più alta d'Italia (700 m s.l.m.), che raccoglie circa 400 viticoltori impegnati nelle pratiche della viticoltura eroica richieste dalle impervie e tipiche rocce di porfido, l’oro rosso dei valligiani che conf erisce ai vini locali una sapidità e persistenza straordinaria. Oltre all'ottima produzione vitivinicola, è forte anche l’industria estrattiva del porfido e la coltivazione di piccoli frutti. A cinque chilometri dal paese, il lago Santo, di origine glaciale, nasce da una leggenda ed è uno specchio d'acqua molto suggestivo, tanto che il pittore Albrecht Dùrer gli dedicò alcuni acquerelli. Il lago è luogo di partenza di numerose escursioni a piedi o a cavallo, ed è meta apprezzata di pescatori e bagnanti. D’inverno la superficie ghiacciata è adatta per il curling. 

Sulla strada delle Dolomiti fra Cembra e Ceola, nella bassa valle dell'Avisio, sulla sponda destra del torrente omonimo, Lisignago sorge su di un terrazzo morenico, alle falde del monte Vason, ad un'altitudine di 582 mt.V erso la Valle dell'Ischiele, il Dosso di S. Leonardo e la Val Bona digradano le coste di alluvioni interglaciali intensamente coltivate a viti con infiniti terrazzi sostenuti da muri a secco; verso nord si estendono i boschi e i prati. Da visitare:

Chiesa di San Biagio: Eretta nel XIII secolo ma rifatta nella seconda metà dell’Ottocento, conserva l’antico campanile con bifore romaniche.

Chiesa di San Leonardo: Su un’altura rocciosa si erge la chiesa di S. Leonardo, ricostruita in stile gotico nel Quattrocento ma di origine più antica (secondo la leggenda sotto il suo pavimento si troverebbe un sotterraneo, residuo di un antico castello); all’interno si ammirano pregevoli affreschi della seconda metà del Quattrocento mentre nel campanile è custodita una delle più antiche campane dell’intera vallata. 

Sentiero del Dürer: Ripercorrere l’itinerario percorso da Albrecht Dürer (Norimberga 1471 - 1528) quando, nel 1494, compì il suo celeberrimo viaggio in Italia: questa l’affascinante proposta del Sentiero del Durer, percorso completamente segnalato che nella sua tratta trentina parte da Salorno per giungere alle Piramidi di Segonzano.

 

Denominazioni collegate

Valdadige

Valdadige

Regione di riferimento: Trentino Alto Adige
Enoregione: VALDADIGE ALTOATESINA, VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI ALTOATESINE, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Volano, Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Bolzano, Comune di Besenello, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala

Enti Interessati
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Doc valdadige o etschtaler

Trevenezie

Trevenezie

Regione di riferimento: Trentino Alto Adige
Enoregione: VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Volano, Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Besenello, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala

Enti Interessati
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Trevenezie

Casteller

Casteller

Regione di riferimento: Trentino Alto Adige
Enoregione: VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Trento, Comune di Mezzolombardo, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Brentonico, Comune di Besenello, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala, Comune di Volano

Enti Interessati
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Doc casteller

Lago di Caldaro o Caldaro

Lago di Caldaro o Caldaro

Regione di riferimento: Trentino Alto Adige
Enoregione: VALDADIGE ALTOATESINA, VALDADIGE TRENTINA
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Lavis, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago

Enti Interessati
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Doc lago di caldaro

Trentino

Trentino

Regione di riferimento: Trentino Alto Adige
Enoregione: VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Mezzolombardo, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Brentonico, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala, Comune di Volano

Enti Interessati
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Doc trentino

Trento

Trento

Regione di riferimento: Trentino Alto Adige
Enoregione: VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Mezzolombardo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Brentonico, Comune di Besenello, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala, Comune di Volano

Enti Interessati
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Doc trento

Vigneti delle Dolomiti

Vigneti delle Dolomiti

Regione di riferimento: Trentino Alto Adige
Enoregione: VALDADIGE ALTOATESINA, VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI ALTOATESINE, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Novella, Comune di Mezzolombardo, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Bolzano, Comune di Besenello, Comune di Aldeno, Comune di Ala, Comune di Volano

Enti Interessati
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Vigneti delle dolomiti o weinberg dolomiten

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