Comune di Gonzaga

  • Telefono: 0376526311
  • Fax: 0376528280
  • Sitoweb: Gonzaga
  • Sede Amministrativa
    Piazza Castello, 1 46023 GONZAGA (Mantova)

Origine del nome

Centro agricolo noto per aver dato i natali a quella famiglia Corradi che, una volta conquistato il potere a Mantova, cambiò il proprio nome in quello del paese d’origine.

Il Territorio

  • Num. Abitanti: 9135
  • Altitudine: 22
  • Superficie: 49,89 km²
  • Santo Patrono: Natività di Maria Vergine - 8 settembre
  • Codice ISTAT: 020027
  • Codice Catastale: E089
  • Prefisso: 0376
  • PEC: gonzaga.mn@legalmail.it
  • Zona Sismica: 3
  • Zona Climatica: E
  • Gradi Giorno: 2.435
  • Densita: 183,09 ab./km²
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Claudio Terzi


Storia

Il territorio gonzaghese è stato occupato dagli Etruschi fra il VI e il V sec.a.c. e dai Galli Boi a partire dal IV sec.a.c. Nel III sec.a.c. i Galli vengono sconfitti dai Romani nella battaglia di Casteggio. Sfruttando il clima di terrore dovuto ad Annibale i Galli riescono a tornare in possesso del territorio nel 218 a.c. per essere poi definitivamente sostituiti dai Romani nel 191 a.c. in seguito alla sconfitta di Annibale. I Romani controllano  il territorio di Gonzaga dal I sec.a.c. al IV sec.d.c. quando arrivano i Barbari che distruggono e saccheggiano la zona fino al X sec.d.c.
Prima del Mille la Corte di Gonzaga, delimitata dal fiume Gonzaga, comprende un fortilizio e una piccola cappella. Le informazioni riguardanti questo periodo sono scarse a causa delle azioni barbariche. I proprietari della Corte di Gonzaga sono i Canossa, famiglia di origine Longobarda a cui è attribuita la costruzione del monastero benedettino che viene gestito dall’ abate di Polirone. La contessa Matilde di Canossa è nota per il suo costante sostegno al papato nel conflitto contro l’imperatore Enrico IV. Infatti nel 1077 la Contessa, con l’aiuto di Papa Gregorio VII, nomina la Santa Sede erede universale dei suoi possedimenti. La diatriba finisce quando Enrico V, venuto in Italia nel 1111 per essere nominato imperatore, incontra Matilde la quale lo nomina erede dei suoi beni. La Contessa muore nel 1115 a Bondeno. Alla morte di Enrico V Gonzaga, secondo la volontà di Matilde, passa ai Benedettini di Polirone. Successivamente l' imperatore Ottone IV entrato in possesso del territorio gonzaghese lo dona ai Casaloldo che rimangono i proprietari finchè nel XIII sec. subentrano i Corradi che cambiano il cognome in Gonzaga e si sostituiscono ai Bonacolsi nella signoria di Mantova.
Nel XV sec. la Corte di Gonzaga viene usata dai Gonzaga come residenza estiva.
Il '400 e il '500 sono caratterizzati da un clima di pace che consene l' inizio delle opere di bonifica del territorio paludoso. A questi anni risale anche la costruzione del Convento di S. Maria per ospitare prima un gruppo di eremiti e poi di carmelitani. 
Nel XVII sec. si assiste ad un periodo di decadenza del ducato di Mantova. Questo non impedisce il fiorire di agricoltura, artigianato e commercio, infatti nel 1676 con decreto ducale vengono istituiti il mercato nella piazza ogni mercoledì e la fiera.
Il '700 inizia con la guerra di secessione spagnola. In questo periodo il territorio mantovano è alleato con i francesi. Gonzaga è sottoposta a scorrerie franco-ispaniche. Nel 1707 il Duca di Mantova viene deposto dalla sovranità per essere venuto meno al patto di neutralità stipulato con l'Imperatore d' Austria e aver appoggiato i francesi. Il ducato passa sotto il diretto controllo della casa d'Austria. Nel 1717 viene demolito il castello di Gonzaga  ormai militarmente inutile e le pietre vengono utilizzate per costruire la fortezza di Mantova.
Durante il Risorgimento il Conte Giuseppe Arrivabene in villa Agnella intrattiene rapporti con i carbonari emiliani e con Ciro Menotti. Una figura importante del periodo è Lisiade Pedroni, patriota gonzaghese al fianco di Garibaldi. Nel 1866, con la III guerra di indipendenza, Gonzaga entra a far parte del Regno d'Italia.
Il '900 si apre con la prima amministrazione socialista a Gonzaga che dura fino al fascismo. Nel 1912 il congresso collegiale di Gonzaga emana una mozione d'ordine contro Enrico Ferri che si dimette e vince poi le elezioni presentandosi singolarmente. Nel 1923 inizia il movimento fascista e vengono uccisi Malagutti e Secchi. il 1944 è l'anno della battaglia partigiana. La liberazione di Gonzaga avviene il 22 aprile 1945. L’anno successivo si presenta alle urne il 94% della popolazione e il 78% vota a favore della Repubblica.

Feste

A inizio settembre si svolge la "Fiera Millenaria di Gonzaga". Gonzaga dispone inoltre di uno dei poli fieristici più estesi d'Italia, nel quale ogni anno vengono organizzati decine di manifestazioni, esposizioni e fiere.

Informazioni Turistiche

Monumenti e luoghi d'interesse da vedere sono: Piazza Castello, Piazza Matteotti, la Torre Civica e la Torre delle Prigioni; il Convento di Santa Maria, la Chiesetta dell'Immacolata Concezione, detta chiesina di piazza; la Chiesa parrocchiale di San Sisto II Papa nella frazione Palidano, la Chiesa parrocchiale di San Tommaso apostolo nella frazione Bondeno; la Chiesa parrocchiale di San Benedetto abate. Villa Strozzi e Villa Maraini nella frazione di Palidano e Villa Rossi-Benatti nella frazione di Bondeno. Villa Canaro a Gonzaga.

Nel 1089 la piccola cappella dedicata a San Benedetto fu demolita e sostituita con una chiesa di notevoli dimensioni (44 metri di lunghezza), a tre navate, con transetto e terminante con tre absidi semicircolari. L'edificio si inserisce nell'architettura romanica padana, pur subendo influssi d'oltralpe. Parte della primitiva struttura e decorazione (2 absidi, il presbiterio, parte del transetto) rimane nell'attuale chiesa parrocchiale, modificata però nel corso dei secoli e principalmente nel 1534 (ricostruzione delle navate), 1868 (consolidamento, decorazioni interne e rinnovo della copertura) e 1925 (facciata in falso "stile romanico" per la cui realizzazione fu demolito il protiro originale).
Di un certo pregio sono i quadri, in particolare la pala centrale che rappresenta la Vergine, il Bambino, San Benedetto e San Giovanni, della Scuola di Giulio Romano. Alcune immagini, che riproducono santi Carmelitani, provengono probabilmente dall'ex Convento posto nell'area della Fiera e soppresso nel XVIII sec. Tra questi l'immagine della Madonna dei Miracoli, una piccola tela del sec. XV posta su un altare costruito alla fine del '700. L'altare maggiore, in marmi policromi risale al 1781.

News

La vigna eccellente a Isera: dal 7 al 10 settembre la manifestazione dedicata a Marzemino e territorio
LA VIGNA ECCELLENTE...ED È SUBITO ISERA Dalla pedalata tra i vigneti al tour a tappe in trenino su strada, dalla passeggia ...
continua »
Ziano Piacentino celebra il mito della Malvasia
 Il vincitore del Challenge #AromaMalvasia con la premiazione il 10 settembre Emilia Wine Experience: a Ziano Piacentino (Pc ...
continua »
Furore si prepara alla Finalissima del Palio delle Botti delle Città del Vino
La Pro loco di Furore, patrocinata dal Comune di Furore e con la visione dell’Associazione delle Città del Vino, si ...
continua »