Comune di Monte San Pietro

  • Telefono: 051 6764411
  • Fax: 051 6764455
  • Sitoweb: Monte San Pietro
  • Sede Amministrativa
    Piazza della Pace 2 40050 Monte San Pietro (Bologna)

Il Territorio

  • Num. Abitanti: 10844
  • Altitudine: 112
  • Superficie: 74.69
  • Santo Patrono: Beata Vergine del Rosario
  • Codice ISTAT: 37042
  • Codice Catastale: F627
  • Prefisso: 51
  • PEC: comune.montesanpietro@cert.provincia.bo.it
  • Zona Sismica: 3
  • Zona Climatica: E
  • Gradi Giorno: 2316
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Monica Cinti


Storia

Il territorio comunale di Monte San Pietro è stato abitato sin dal 2500 a.C., come dimostrano i ritrovamenti archeologici di San Martino in Casola che testimoniano la presenza di popolazioni neolitiche o dell'Età del Rame. I manufatti ritrovati a Pradalbino possono essere attribuiti alla prima Età del Ferro, mentre tombe a cremazione scoperte a sud del Monte Avezzano sono attribuibili alla civiltà villanoviana (7 sec. a.C.). I ritrovamenti di tombe con ricchi arredi funerari, ora depositati presso il Museo Civico Archeologico di Bologna, sono tipiche della civilità etrusca (VI-IV sec. a.C.). Le tribù celtiche dei Galli Boi, insediate sul territorio dopo l'invasione dei Celti (metà del IV secolo a.C.) che interruppe il fiorire della civiltà etrusca, non hanno lasciato tracce visibili. L'insediamento definitivo sul territorio avvenne ai tempi della calata dei Longobardi nel 568 d.C.: per difendere i territori dell'Emilia orientale dagli invasori, i Romani crearono una linea difensiva che comprendeva anche "Verabulo", antico nome di un centro abitato oggi localizzabile in San Lorenzo in Collina. Sin da quei tempi la zona assunse un'importanza particolare dal punto di vista militare e strategico, configurandosi in un insieme di alture, ponti, roccaforti costruite allo scopo di prevenire attacchi di sorpresa, rompere la compattezza dell'ondata d'attacco, disturbare gli eventuali appostamenti dei nemici. La fisionomia del territorio si é quindi costituita nel corso dei secoli con il moltiplicarsi, fino all'anno Mille, di svariati castelli, rocche, borghi rurali. In seguito alle invasioni barbariche il territorio del nostro comune diviene quindi il confine tra due stati e civilità: Longobardi e Bizantini. I primi finirono per conquistare definitivamente il territorio, che dominarono fino all'arrivo dei franchi; questi ultimi a loro volta consegnarono Bologna e i territori circostanti al Papa per essere amministrati. La struttura civile e sociale del regno longobardo è tuttavia sopravissuta a lungo, saldandosi con l'organismo ecclesiastico. Il territorio fu coinvolto successivamente nelle secolari dispute tra Bologna e Modena e fu governato da nobili locali, tra questi ricordiamo i conti di Panico e i conti dell'Amola, i Cattani, vassalli di Matilde di Canossa nella sua veste di contessa di Modena, a cui si affiancava una lunga serie di nobili minori. I reggenti avevano generalmente il centro del loro potere a Rocca Masenata, la cui chiesa parrocchiale (San Giovanni Battista), che fu unita a quella di Monte San Pietro nel 1388, è ancor oggi la sede parrocchiale del capoluogo comunale. Lo stesso castello di Monte San Pietro è assai antico: è menzionato per la prima volta nel gennaio del 1155 in un decreto di Gerardo, vescovo di Bologna, ed è anche ricordato in un breve di Gregorio VIII del 16 novembre 1187. Inserito a partire dal Trecento nel vicariato di Savigno, in un documento dell'epoca si ha per la prima volta menzione di "Monte Sancti Petri", che assicura l'anzianità della dedica del "Monte" al Principe degli Apostoli. In seguito il vicariato veniva diviso in due, con la nascita del vicariato di San Lorenzo in Collina, nel quale venne aggregato il comune di Monte San Pietro. E' in questo periodo sino alla metà del XVI secolo che si afferma la forza economica dei Comuni di San Lorenzo in Collina, Monte San Giovanni, Mongiorgio e Montemaggiore, che proprio nel XVI secolo diventano dipendenti dal Capitanato della Montagna di Bazzano. L'attuale struttura amministrativa trae origine dal riordinamento attuato dalle autorità napoleoniche all'inizio del secolo passato: in questo periodo vennero cositutiti i comuni di San Chiellaro, L'Amola, Monte San Giovanni, Pradalbino. Nel 1810 entrò in vigore un nuovo ordinamento, per effetto del quale venne costituito il Comune di Monte San Pietro, composto dalle località di Mongiorgio, Monte San Giovanni, San Chierlo, Pradalbino, San Martino in Casola e Montemaggiore. Al comune di Savigno vennero invece assegnate Gavignano, Ronca e Montesevero, che vennero aggregate a Monte San Pietro nel 1910. La plurisecolare sovranità della Chiesa sul territorio bolognese terminò nel 1859: Monte San Pietro, per effetto del plebiscito, passò quindi sotto la sovranità del neonato Regno d'Italia. Il territorio comunale fu epicentro di un grave terremoto nel 1929. Il forte tributo di vite umane pagato dalla cittadinanza durante la guerra di Liberazione è stato riconosciuto nel 1994 con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare. (fonte: www.comune.montesanpietro.bo.it)

Feste

Grande importanza riveste la castanicoltura, diffusa nelle zone più elevate come gli estesi castagneti di Montepastore, nei quali è possibile trovare i rinomati marroni della zona che ogni ottobre vengono celebrati durante la Sagra della Caldarrosta. Imperdibili nei giovedì di luglio e agosto il Mercatino delle Erbe e dell'Artigianato, la Fiera di Calderino e Festa del Tartufo nero d'estate a luglio, la Festa dei Galletti di Montepastore in agosto e la storica Sagra del Vino dei Colli Bolognesi a settembre.

Informazioni Turistiche

Sviluppatasi attorno al bacino del torrente Lavino, la vasta area abitata si caratterizza per gli antichi borghi - fino ai primi anni del secolo scorso comuni autonomi e oggi frazioni - che gravitano attorno al capoluogo Calderino. I tesori dell'arte e della storia di questi luoghi sono quindi da ricercare lungo le sinuose strade dell'intero territorio: salendo ad esempio per la Via Mongiorgio è possibile imbattersi nella suggestiva Badia del Lavino. Non mancano anche interessanti occasioni per gli amanti dello sport, dalla preziosa collezione motoristica "Buno Nigelli", punto di riferimento per gli appassionati di motori, al prestigioso Golf Club.

COSA VEDERE

Denominazioni collegate

Emilia o dell'Emilia

Emilia o dell'Emilia

Regione di riferimento: Emilia Romagna
Enoregione: COLLINE EMILIANE, DELTA DEL PO', PIANURA EMILIANO-ROMAGNOLA, TERRE DEI LAMBRUSCHI EMILIANI
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Ziano Piacentino, Comune di Pianello Val Tidone, Comune di Monte San Pietro, Comune di Castelvetro di Modena, Comune di Castell'Arquato, Comune di Bomporto

Enti Interessati
mostra/nascondi

Emilia o dell emilia

Colli Bolognesi

Colli Bolognesi

Regione di riferimento: Emilia Romagna
Enoregione: COLLINE EMILIANE, PIANURA EMILIANO-ROMAGNOLA
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Zola Predosa, Comune di Sasso Marconi, Comune di Monte San Pietro

Enti Interessati
mostra/nascondi

Doc colli bolognesi

Colli Bolognesi Classico Pignoletto

Colli Bolognesi Classico Pignoletto

Regione di riferimento: Emilia Romagna
Enoregione: COLLINE EMILIANE, PIANURA EMILIANO-ROMAGNOLA
Tipo denominazione : DOCG
Enti Collegati
Comune di Zola Predosa, Comune di Sasso Marconi, Comune di Monte San Pietro

Enti Interessati
mostra/nascondi

Docg colli bolognesi classico pignoletto

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