Comune di Moraro

  • Telefono: 0481 80046
  • Fax: 0481 80185
  • Sitoweb: Moraro
  • Socio dall'anno: 2020
  • Sede Amministrativa
    Via Francesco Petrarca, 15 34070 Moraro (Gorizia)

Origine del nome

Il suo nome affonda le sue radici nel linguaggio latino e forse in quello celtico di più remota diffusione: Morâr = Morus celsa o Morus alba da cui gelso e moro, termini che indicano la medesima pianta. Morus deriva probabilmente dal celtico mor (nero): infatti la pianta diffusa sin dall'antichità non era Morus alba ma Morus nigra che i Romani coltivavano per ricavarne decotti e sciroppi, mentre la varietà alba, le cui foglie fino a pochi decenni addietro venivano usate per l’allevamento del baco da seta, venne portata da Costantinopoli nel VI secolo.

Il Territorio

  • Num. Abitanti: 738
  • Altitudine: 44
  • Superficie: 3,57 km²
  • Santo Patrono: Sant'Andrea - 30 novembre
  • Codice ISTAT: 031013
  • Codice Catastale: F710
  • Prefisso: 0481
  • PEC: comune.moraro@certgov.fvg.it
  • Densita: 206,98 ab./km²
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Lorenzo Donda


Storia

Moraro si trova nella parte orientale di quel gioiello di Regione che è il Friuli-Venezia-Giulia, incastonata tra le Alpi Giulie ed il mare Adriatico. Una terra di pianura e di colline su un materasso ghiaioso di calcari selciferi derivato da fenomeni alluvionali che si manifestarono nella valle Isontina tra la fine del Pleistocene e gran parte dell’Olocene. I terreni che provengono dalle colline del Collio, trasportati dalle periodiche esondazioni del torrente Versa, che hanno creato strati di terreno arenaceo-marnosi che si sgretolarono per effetto delle precipitazioni dando origine a terreni argillosi. La villa di Moraro, che si trova sulla sponda sinistra del Versa, probabilmente aveva già degli insediamenti di popolazioni di origine celtica già in epoca pre-romana. Con l’avvento dei Romani il territorio venne diviso in “centuriazioni” ossia appezzamenti di terreno che Giulio Cesare, all’epoca della fondazione di Civitas Forum Julii (56 - 50 a.C.) aveva assegnato ai suoi legionari al ritorno dalle guerre Galliche. Di queste centuriazioni ci sono ancora delle tracce sui terreni attorno all’abitato, così come ci sono ancora dei tratti di muro della “centa” che circondava le ville padronali in epoca medievale e rinascimentale. Ai Romani seguirono le invasioni dei Barbari e Unni che distrussero Aquileia, e Longobardi che si stabilirono creando il loro primo Ducato a Cividale del Friuli. Fanno fede alcuni ritrovamenti archeologici di inizio sec. XX (1914) di alcune tombe i cui reperti sono conservati nel Museo di Storia Naturale a Vienna. Poi vennero i Franchi, in seguito Berengario - Duca del Friuli - divenne Re d’Italia. Nel X secolo ci furono scorrerie e devastazioni da parte degli Ungari. Nel XI secolo i nostri territori facevano parte dell’Impero sotto la giurisdizione del Patriarca di Aquileia che in seguito alle invasioni dei barbari si era trasferito a Grado, poi negli anni seguenti a Cormons, Cividale, Udine. Nel 1420 le nostre terre vennero conquistate dai Veneziani che traferiscono la sede del Patriarcato a Venezia. Trovandosi sulla direttrice Cormons-Gradisca Moraro seguì le vicende di questi importanti centri storici. Cormons fece parte fino al 1500 della Contea di Gorizia, alla morte del conte Leonardo, passò agli Asburgo - Imperatori d’Austria - e salvo brevi periodi (1511 -1514) di dominio Veneziano rimase sotto il dominio dell’aquila bicipite. Moraro seguì le medesime vicende storiche, mentre Gradisca rimase sotto la dominazione veneziana. L’illuminato periodo di dominazione austriaca portò dei benefici al territorio ed alle popolazioni con Massimiliano I che esentò i cittadini dal pagamento delle tasse e con Maria Teresa che distribuì terre da coltivare alle popolazioni e dotò tutto il territorio di un catasto tavolare. In questi secoli però le nostre terre e le nostre popolazioni dovettero sopportare continue incursioni di Turchi con saccheggi e devastazioni. Nel 1615 durante le così dette “guerre gradiscane” i pirati Uscocchi portarono altri lutti e rovine. Nel 1797 con la caduta della Serenissina Repubblica di Venezia ad opera di Napoleone sia Cormons che Gradisca e Moraro entrarono a far parte dell’Impero Austro Ungarico e tali rimasero fino al 4 novembre 1918 quando assieme alla parte orientale del Friuli entrarono a far parte del Regno d’Italia. (fonte: www.comune.moraro.go.it)

Informazioni Turistiche

Oltre agli scavi archeologici di cui si è persa traccia (presso il vecchio campo sportivo) ci sono altri edifici degni di nota. La chiesetta del cimitero dedicata a S. Maria Maddalena fin dall’XI secolo era meta di devozione dei fedeli dei villaggi vicini. Comunque di quest’edificio si hanno notizie certe dal 1500 con chiesa e centro di devozione. La chiesa parrocchialedi Sant'Andrea Apostolo è stata benedetta dall’Arcivescovo conte di Attimis nel 1763 e sorge al posto di una chiesa preesistente che sembra avesse una notevole importanza storica ed artistica. Di grande interesse c’è un bellissimo altare in stile veneziano in marmo bianco e due pale d’altare raffiguranti la Madonna del Rosario con Santi e l’altra San Valentino, opera del pittore Michael Seichebreichtner di origine austriaca ma di scuola veneta.

Moraro vanta una tradizione rurale che lo annovera fra i comuni campagnoli dell'Isontino. L’attività della popolazione per secoli è stata prevalentemente agricola. I terreni erano in gran parte della Parrocchia e delle Suore Orsoline che risiedevano a Capriva del Friuli ma anche a Moraro avevano case e possedimenti. Oggi il suo territorio riassume i tratti della campagna friulana, offrendo un ambiente tranquillo per le famiglie che "fuggono" dal caos cittadino. Accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il friulano goriziano, una variante della lingua friulana. Nel territorio comunale vige infatti la Legge regionale 18 dicembre 2007 n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana". Benvignùz tal pais di Morar!

Denominazioni collegate

Friuli-Isonzo o Isonzo del Friuli

Friuli-Isonzo o Isonzo del Friuli

Regione di riferimento: Friuli Venezia Giulia
Enoregione: CARSO TRIESTINO, COLLI ORIENTALI FRIULANI, PIANURA FRIULANA
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Moraro , Comune di Gradisca d'Isonzo, Comune di Gorizia, Comune di Cormons

Enti Interessati
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Doc friuli isonzo o isonzo del friuli

Trevenezie

Trevenezie

Regione di riferimento: Friuli Venezia Giulia
Enoregione: CARSO TRIESTINO, COLLI ORIENTALI FRIULANI, GRAVE DEL FRIULI, PIANURA FRIULANA,
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Pro Loco Risorgive Medio Friuli di Bertiolo A.P.S., Pro Loco Manzano , Comune di Valdobbiadene, Comune di Torreano, Comune di Sequals , Comune di San Giorgio della Richinvelda, Comune di San Floriano del Collio, Comune di Prepotto, Comune di Premariacco, Comune di Palazzolo dello Stella, Comune di Nimis, Comune di Moraro , Comune di Manzano, Comune di Latisana, Comune di Gradisca d'Isonzo, Comune di Gorizia, Comune di Duino Aurisina - Devin Nabrežina, Comune di Dolegna del Collio, Comune di Corno di Rosazzo, Comune di Cormons, Comune di Cividale del Friuli, Comune di Chiopris Viscone, Comune di Casarsa della Delizia, Comune di Capriva del Friuli, Comune di Camino al Tagliamento, Comune di Buttrio, Comune di Besenello, Comune di Bertiolo, Proloco Buri A.P.S.

Enti Interessati
mostra/nascondi

Trevenezie

Venezia Giulia

Venezia Giulia

Regione di riferimento: Friuli Venezia Giulia
Enoregione: CARSO TRIESTINO, COLLI ORIENTALI FRIULANI, GRAVE DEL FRIULI, PIANURA FRIULANA
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Pro Loco Risorgive Medio Friuli di Bertiolo A.P.S., Pro Loco Manzano , Comune di Trivignano Udinese, Comune di Torreano, Comune di Sesto al Reghena, Comune di Sequals , Comune di San Vito al Tagliamento , Comune di San Quirino, Comune di San Giovanni al Natisone, Comune di San Giorgio della Richinvelda, Comune di San Floriano del Collio, Comune di Prepotto, Comune di Premariacco, Comune di Povoletto , Comune di Pocenia , Comune di Nimis, Comune di Muggia, Comune di Moraro , Comune di Manzano, Comune di Latisana, Comune di Gradisca d'Isonzo, Comune di Gorizia, Comune di Duino Aurisina - Devin Nabrežina, Comune di Dolegna del Collio, Comune di Corno di Rosazzo, Comune di Cormons, Comune di Cividale del Friuli, Comune di Chiopris Viscone, Comune di Casarsa della Delizia, Comune di Capriva del Friuli, Comune di Camino al Tagliamento, Comune di Buttrio, Comune di Bertiolo, Comune di Aquileia, Proloco Buri A.P.S.

Enti Interessati
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Venezia giulia

Prosecco

Prosecco

Regione di riferimento: Friuli Venezia Giulia
Enoregione: CARSO TRIESTINO, COLLI ORIENTALI FRIULANI, GRAVE DEL FRIULI, PIANURA FRIULANA
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Pro Loco Risorgive Medio Friuli di Bertiolo A.P.S., Pro Loco Manzano , Comune di Trivignano Udinese, Comune di Torreano, Comune di Sgonico - Obcina Zgonik, Comune di Sesto al Reghena, Comune di Sequals , Comune di San Vito al Tagliamento , Comune di San Quirino, Comune di San Giorgio della Richinvelda, Comune di San Floriano del Collio, Comune di San Dorligo della Valle – Obcina Dolina , Comune di Prepotto, Comune di Premariacco, Comune di Povoletto , Comune di Pocenia , Comune di Palazzolo dello Stella, Comune di Nimis, Comune di Muggia, Comune di Moraro , Comune di Manzano, Comune di Latisana, Comune di Gradisca d'Isonzo, Comune di Gorizia, Comune di Follina, Comune di Duino Aurisina - Devin Nabrežina, Comune di Dolegna del Collio, Comune di Corno di Rosazzo, Comune di Cormons, Comune di Cison di Valmarino, Comune di Casarsa della Delizia, Comune di Capriva del Friuli, Comune di Buttrio, Comune di Bertiolo, Comune di Aquileia, Proloco Buri A.P.S.

Enti Interessati
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Doc prosecco

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