Comune di Morgex

  • Telefono: 0165 801711
  • Fax: 0165 801740
  • Sitoweb: Morgex
  • Sede Amministrativa
    Piazza Principe Tommaso 6 11017 Morgex (Aosta)

Origine del nome

Documentato come Morgiaci, dal nome latino di persona Mauricus.

Il Territorio

  • Num. Abitanti: 2109
  • Altitudine: 923
  • Superficie: 43.63
  • Santo Patrono: Notre Dame d’Août
  • Codice ISTAT: 7044
  • Codice Catastale: F726
  • Prefisso: 165
  • PEC: protocollo@pec.comune.morgex.ao.it
  • Zona Sismica: 4
  • Zona Climatica: F
  • Gradi Giorno: 3617
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Lorenzo Ezio Graziola


Storia

I primi abitanti della Valdigne (nonché dell'intera Valle d'Aosta) furono i Salassi; popolazione dotata di fiero amore per la libertà, esperti nel maneggio della fionda e guerrieri arditissimi vivevano di caccia e di pesca. I Salassi cercarono in tutti i modi di combattere le armate Romane che, intenzionate ad estendere il loro dominio all'Europa transalpina, scoprirono l'importanza della Valle d'Aosta come via di traffico europeo, ma dopo oltre un secolo di battaglie la volontà di libertà di questo fiero popolo alpino dovette cedere alla supremazia dei Romani. Non esistono tuttavia sul territorio di Morgex, tracce rilevanti di questo periodo storico. Per la sua particolare posizione geografica, Morgex subì per secoli l'invasione di orde barbariche che devastando i campi, depredando e bruciando le case, seminavano ovunque desolazione e rovina. Notevole importanza per Morgex fu il dominio dei Conti di Savoia; durante tale periodo infatti Morgex trascorse secoli di grande stabilità e libertà al riparo, grazie a trattati di neutralità, dalle numerose invasioni determinate dalle continue guerre che contraddistinsero tale periodo. Morgex era sede della mistralia della Valdigne che comprendeva i villaggi di La Thuile, Pré-Saint-Didier, Courmayeur, Morgex, La Salle e si estendeva fino al passo del Piccolo San Bernardo che ha rappresentato nella storia una delle più importanti vie di comunicazione. Morgex rappresentava quindi un centro economico ed amministrativo nonché sosta obbligata del Conte quando si trovava in viaggio verso Aosta per presiedere le Udienze Generali (tribunale di prima istanza, in cui venivano giudicate le cause penali e civili). Ogni sette anni i duchi di Savoia si recavano da Chambéry ad Aosta attraverso il Colle del Piccolo San Bernardo per tenere le Udienze generali e la Corte di giustizia. Era questa un'occasione prestigiosa per la Valdigne e soprattutto per Morgex, dove i commissari reali stabilivano un piccolo presidio per tutto il tempo in cui il sovrano esercitava la sua assise nel capoluogo. A Morgex, prima tappa dell'itineratio, il sovrano alloggiava presso il Castello de l'Archet. Di questo periodo storico gli abitanti di Morgex ricordano con particolare affezione la data del 29 ottobre 1318, data in cui il Duca Amedeo V concesse a Morgex le franchige, dichiarandola "Vílle Libre". Morgex registrò il suo più eclatante sviluppo tra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX: infatti lo sfruttamento delle risorse minerarie del suo territorio dette un impulso decisivo alla sua economia. Ad Arpy venne sfruttata a pieno ritmo la miniera di carbone: l'antracite estratta era condotta a Morgex tramite teleferica per poi essere trasportata fino alle acciaierie di Aosta, grazie alla presenza della ferrovia, giunta a Morgex nel 1929. Nel 1962, a causa della diminuita redditività, terminò l'opera di estrazione ed utilizzazione del minerale. Altra fonte di guadagno per gli abitanti di Morgex fu l'opera di estrazione delle lose, tanto che ancora oggi Morgex si contraddistingue per i suoi bellissimi tetti ricoperti di questo pregiato materiale. La coltivazione delle cave che per anni è rimasta un po' nell'oblio sembra ora voler riprendere appieno la sua attività anche grazie ai nuovi sistemi di estrazione che permettono di evitare danni ambientali che purtroppo in passato hanno causato ferite nelle nostre montagne a cui oggi si cerca di porre rimedio con opere di bonifica. La successiva installazione della MorgexCarbo, industria del settore siderurgico, risultò troppo inquinante tanto da rendere la sua attività controproducente fino a portarla alla definitiva chiusura alla fine degli anni 80. (fonte: www.comune.morgex.ao.it)

Feste

La Badoche si festeggia a Morgex nel giorno dell'Assunzione (15 agosto), ma viene ripresa anche nelle frazioni ed in particolare al Villair il giorno di San Rocco, al Revers il giorno dei S.S. Pietro e Paolo e a La Ruine. Le origini della Badoche, sembrano risalire ai riti propiziatori celebrati presso i Celti. Protagonisti della festa sono i giovani scapoli che organizzano un ballo collettivo sulla piazza del paese. Sempre in agosto si tiene la La mostra-mercato "Martcia di Barradzue" (antiquariato, oggettistica antica, stampe, libri usati, fiori secchi, découpage, numismatica, bigiotteria, oggetti in pasta di sale, abbigliamento tipico, oggetti da collezione, pizzi, telerie, patchwork e prodotti tipici), mentre il Marché Agricole de la Valdigne è un mercato permanente di prodotti agricoli locali, tradizionali, biologici e a denominazione di origine protetta, che si propone anche come luogo di incontro e convivialità dove il consumatore può conoscere di persona e stabilire un rapporto diretto con il produttore agricolo.

Informazioni Turistiche

Nel paese sono ancora visibili gli avanzi di torri e castelli medioevali, tra questi edifici vale la pena ricordare la Casaforte dei Bozel al Villair, il Castello Pascal a La Ruine e la splendida Tour De L'archet al centro del Capoluogo, ora sede della Fondazione Sapegno. La Parrocchia di Morgex è la più antica della Valdigne e viene detta perciò "plebania". Anche oggi il Parroco è chiamato "curé plébain", ossia curato plebano; e per la sua antichissima origine, la Chiesa parrocchiale, ricca di preziosi cimeli artistici, fu riconosciuta nel 1910 dal Ministro della Pubblica Istruzione "monumento pregevole d'arte e di storia", cioè, monumento nazionale. Testimonianza della tradizione cristiana degli abitanti di Morgex sono le dieci graziose cappelle rurali esistenti nei dintorni del borgo. (fonte: www.comune.morgex.ao.it)

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