Comune di Perugia

  • Telefono: 075 075075
  • Fax: 075 5838493
  • Sitoweb: Perugia
  • Sede Amministrativa
    Corso Vannucci 19 6100 Perugia (Perugia)

Il Territorio

  • Num. Abitanti: 162986
  • Altitudine: 493
  • Superficie: 449.51
  • Santo Patrono: San Coatanzo
  • Codice ISTAT: 54039
  • Codice Catastale: G478
  • Prefisso: 75
  • PEC: comune.perugia@postacert.umbria.it
  • Zona Sismica: 2
  • Zona Climatica: E
  • Gradi Giorno: 2289
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome


Storia

Gli etruschi - I primi insediamenti conosciuti risalgono ai secoli XI e X a.C., con la presenza di villaggi nei pressi delle falde dell'altura perugina e a partire dall'VIII secolo a.C. anche sulla sommità del colle dove sorge la città. Il rapido sviluppo di Perugia è favorito dalla posizione dominante rispetto all'arteria del fiume Tevere e dalla posizione di confine con le popolazioni umbre. Il nucleo di Perugia si forma attorno alla seconda metà del VI secolo a.C., dalla disposizione delle necropoli etrusche abbiamo una testimonianza indiretta dell'espansione del primo tessuto urbano. Perugia diventa in breve una delle più importanti città etrusche e una delle 12 lucumonie, dotandosi nel IV secolo a.C. di una cinta muraria ancor oggi visibile.

Perusia romana - Con la battaglia di Sentino (295 a.C.), Perusia e gran parte del resto dell'Umbria entrano nell'orbita romana, conservando l'uso dell'etrusco, documentato in città fino a tarda età repubblicana e mantenendo una sia pur limitata autonomia municipale. Durante la II guerra punica la città si mantiene fedele a Roma e dà rifugio ai Romani sconfitti nella battaglia del Lago Trasimeno (217 a.C.). A partire dal I secolo a.C., in seguito alla guerra sociale, Perugia si integra con Roma, con la concessione nell'89 a.C. della cittadinanza. La città è uno degli scenari della Guerra civile tra Ottaviano e la fazione di Marco Antonio, con protagonista il fratello di quest'ultimo, Lucio. Viene incendiata nel 41 a.C. durante il Bellum Perusinum. Qualche anno dopo l'imperatore Augusto ricostruisce la città e le permette di fregiarsi del titolo di Augusta Perusia. Rimodellata secondo stilemi romani, Perugia si espande mantenendo nel nucleo centrale l'assetto viario etrusco. In età imperiale la città si sviluppa oltre la cinta etrusca. Nella seconda metà del III secolo d.C. l'imperatore Vibio Treboniano Gallo, nato a Perugia, le dà lo ius coloniae.

Il periodo bizantino - Importante centro di collegamento tra la via Amerina e la Flaminia, nel 493 Perugia viene conquistata dagli Ostrogoti di Teodorico. Nel 537 le truppe bizantine di Belisario si scontrano con quelle Ostrogote di Vitige proprio nei pressi di Perugia. Nel 548 Totila espugna dopo un lungo assedio la città ed uccide il vescovo Ercolano. Con la fine degli Ostrogoti e sino all'VIII secolo la città resterà sotto il dominio bizantino, eccettuati due brevi periodi di occupazione da parte dei longobardi sul finire del VI secolo. A partire dalla seconda metà dell'VIII secolo Perugia entra nella sfera di influenza del Papato, a sua volta vincolato in vario modo all'Impero Carolingio, ed è retta nei due secoli successivi da un Governo vescovile.

Il Comune - Nel 1139 si ha la prima attestazione del Governo dei Consoli e della nascita del Comune. Agli inizi del XII secolo il potere è diviso tra i Consoli, un'assemblea generale (l'Arengo) ed un consiglio minore. Nella seconda metà del secolo Perugia ha un'ampia sfera d'influenza nel contado circostante, avendo espanso i propri territori verso Gubbio e Città di Castello a nord e verso Città della Pieve, il lago Trasimeno e la Val di Chiana a ovest-nordovest. Nel 1198 la città accetta la protezione di Innocenzo III, rimanendo guelfa. Nel 1286 si contano ben 41 arti. Nel XIII secolo il Comune estende la sua sfera d'influenza su Assisi (1205) e Foligno (1289) e conosce un imponente sviluppo urbano che si protrarrà fino alla metà circa del Trecento. La città è amministrata all'epoca da un governo mercantile, esercitato dai Priori, eletti fra gli iscritti alle arti, e con sede nel Palazzo dei Priori (XIII-XV secolo). Nel 1308 viene istituita l'Università, mentre nel 1342 viene redatto lo Statuto in volgare. Nonostante la peste nera e le sue vittime, Perugia dà ancora delle prove di forza nel 1352 e nel 1358, quando sconfigge prima Bettona, distruggendola, e poi Siena e Cortona (Battaglia di Torrita). Nel 1370 Perugia torna sotto il pieno controllo della Chiesa a seguito della sconfitta nella guerra contro Urbano V. A causa delle lotte interne e del tentativo di sottrarsi al dominio papale, si succedono diverse signorie (Michelotti, Visconti, Fortebracci). Con Braccio Fortebracci da Montone si realizzano importanti opere pubbliche come, ad esempio, la residenza di Braccio in piazza, della quale rimangono solo le logge, o il Sopramuro. Assumerà forme di Signoria anche il dominio sulla città della famiglia Baglioni, tra il 1438 e gli inizi del XVI secolo. Nel XV secolo e nei primi decenni del secolo successivo, la città si impone come un importante centro artistico (basti pensare al Pinturicchio e al pievese Perugino) e culturale (fra i tanti che riceveranno la propria formazione a Perugia ci saranno anche il grande Raffaello Sanzio e Pietro Aretino). Perugino, Pinturicchio e Raffaello hanno dato un contributo significativo al rinascimento perugino. Nel 1540, a seguito di una sfortunata guerra contro Paolo III Farnese, la città perde le sue libertà civiche e la sua secolare autonomia e passa nuovamente alle dirette dipendenze dello Stato della Chiesa che obbliga la cittadinanza a costruire l'imponente Rocca Paolina, dove si insedia una guarnigione pontificia.  

L'età moderna e contemporanea - A partire dalla metà del XVI secolo e fino al momento della sua ricongiunzione all'Italia (1860), Perugia vivrà un lungo periodo di stagnazione demografica e economica, omologandosi al resto delle province pontificie. Purtuttavia, sotto il profilo architettonico e artistico, la città continuerà ad arricchirsi di edifici di pregio e ad avvalersi dell'opera di una serie di esecutori di alto livello professionale. Sono di questo periodo molte delle residenze patrizie che al giorno d'oggi abbelliscono Perugia (fra cui i palazzi Donini, Della Penna, Gallenga-Stuart e Conestabile della Staffa) e alcune prestigiose chiese barocche, prima fra tutte quella dedicata a San Filippo Neri. Il 20 giugno del 1859 si consumano le cosiddette "stragi di Perugia", perpetrate dai reggimenti svizzeri inviati da Pio IX contro i patrioti cittadini che si erano ribellati al dominio dello Stato della Chiesa. Il 14 settembre 1860 le truppe piemontesi, 15.000 uomini al comando del generale Fanti, riescono a penetrare nella città e a conquistarla, dopo aver costretto alla resa l'ultima guarnigione di soldati svizzeri asserragliata nella Rocca Paolina. In seguito quindi alla battaglia di Castelfidardo (18 settembre), tutti i territori di Umbria e Marche furono annessi al Regno di Sardegna. L'annessione verrà ufficializzata con il plebiscito del 4 novembre 1860. Dopo l'Unità d'Italia (1861), il nuovo Stato italiano privilegerà proprio Perugia come capoluogo di una vastissima provincia, che si estende fino alla Sabina. Solo qualche decennio dopo, negli anni venti del XX secolo, tale territorio verrà ridimensionato: Perugia resta il capoluogo della regione, ma vengono sanciti il passaggio della Sabina al Lazio, e la costituzione della nuova provincia umbra di Terni, determinando così il definitivo assetto geografico e amministrativo della regione Umbria, tuttora vigente. Nel 1922 da Perugia (Hotel Brufani) viene diretta la Marcia su Roma. Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, le operazioni clandestine di soccorso agli ebrei perseguitati sono coordinate a Perugia da don Federico Vincenti (1885-1955), parroco della chiesa di Sant'Andrea a Porta Santa Susanna, in collegamento con padre Aldo Brunacci e la DELASEM di Assisi. Per questo impegno di solidarietà, il 16 luglio 1997, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito a don Federico Vincenti l'alta onorificenza dei giusti tra le nazioni. Il 20 giugno 1944, pochi giorni dopo l'abbandono della zona da parte dei soldati tedeschi, entrano in città, da Porta San Pietro, le truppe alleate britanniche. Il 24 settembre 1961, promossa dall'intellettuale antifascista Aldo Capitini, venne organizzata la prima Marcia per la pace Perugia-Assisi. (fonte: it.wikipedia.org/wiki/Perugia#Storia)

Feste

Tra i principali eventi annuali: Giornate del Bartoccio a Carnevale, Festival Internazionale del Giornalismo (aprile), Umbria Jazz (luglio), le sagre stive dedicate a vini e prodotti tipici (gnocchi, tartufi, torta al testo, lumache), Eurochocolate (ottobre), Sagra Musicale Umbra (settembre), Fiera dei Morti (novembre).

Informazioni Turistiche

Abbarbicata su un colle, delimitata dalla cinta muraria etrusca con le sue maestose porte, l'Arco d'Augusto e la Porta Marzia, e dalla cinta muraria medievale, Perugia è ricca di tesori artistici e architettonici ben custoditi, a partire dalle opere del Perugino e del Pinturicchio. Simbolo del dominio di papa Paolo III Farnese è la suggestiva Rocca Paolina, al cui interno sono state realizzate scale mobili che portano al centro storico. Da non mancare una visita alla Fontana Maggiore, al Palazzo dei Priori con la Galleria d'Arte, la Sala de Notari e il Collegio del Cambio, al Museo Archeologico nello splendido Convento di San Domenico e per i golosi al Museo storico della Perugina. Tanti anche gli itinerari fuori porta: alla scoperta di castelli, sentieri e pievi nel perugino, del parco del Trasimeno con borghi e antiche cittadine poste sulle rive dell’omonimo lago o sulle tracce dei Templari del territorio fra il Tevere e il Chiascio.

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