Comune di San Severo

  • Telefono: 0882 339111
  • Fax: 0882 339226
  • Sitoweb: San Severo
  • Sede Amministrativa
    Piazza Municipio, 1 71016 San Severo (Foggia)

Origine del nome

Secondo la leggenda rinascimentale, la città di San Severo fu fondata dall'eroe greco Diomede col nome di Castrum Drionis (Casteldrione). Diomede avrebbe edificato due templi, uno dedicato a Calcante, l'altro a Podalirio. Casteldrione, ad ogni modo, sarebbe rimasta pagana fino al 536, quando san Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto celebre per le prodigiose apparizioni dell'arcangelo Michele nel Sacro Speco del Gargano, avrebbe imposto all'abitato il nome di un fantomatico governatore Severo, da lui convertito al cristianesimo.

Il Territorio

  • Num. Abitanti: 54421
  • Altitudine: 86
  • Superficie: 336.31
  • Santo Patrono: Madonna del Soccorso
  • Codice ISTAT: 71051
  • Codice Catastale: I158
  • Prefisso: 882
  • PEC: protocollo@pec.comune.san-severo.fg.it
  • Zona Sismica: 2
  • Zona Climatica: D
  • Gradi Giorno: 1494
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Francesco Miglio


Storia

San Severo sorge nell'antica Daunia, e nell'agro della città sono state rinvenute tracce di vari insediamenti neolitici. In età medievale l'area non risulta interessata da insediamenti stabili e definibili. Tra l'età longobarda e quella bizantina s'irradiò dal monastero di Cassino il monachesimo benedettino, e con esso il culto del santo apostolo del Norico Severino, abate del V secolo, precursore di san Benedetto. Sul probabile itinerario della Via Sacra Langobardorum sorse dunque una primitiva chiesetta dedicata a san Severino, presso cui si formò intorno al Mille, grazie al continuo afflusso di pellegrini diretti al Sacro Speco di Monte Sant'Angelo e agli spostamenti di uomini e merci per fini di mercatura, l'odierna città, originariamente chiamata Castellum Sancti Severini. L'agglomerato, sviluppatosi rapidamente grazie alla posizione favorevole ai commerci, assunse ben presto una notevole importanza, e fu sede di mercanti veneti, fiorentini, saraceni ed ebrei. Dapprima soggetta agli abati benedettini del monastero di San Pietro di Terra Maggiore (e nel 1116 l'abate Adenulfo vi dettò la famosa Charta Libertatis), nel 1230 si ribellò all'imperatore Federico II che, dopo averla punita con l'abbattimento delle mura, la cedette ai Templari. Fu poi dichiarata città regia, ed ospitò diversi monarchi, tra cui Giovanna I e Ferrante d'Aragona. Nel XVI secolo fu sede del Governatore della provincia di Capitanata e Molise, regione di cui era capoluogo, e del tribunale della Regia Udienza. Nel 1534 vi fece visita l'imperatore Carlo V, che in tale occasione istituì il Consiglio dei Quaranta, espressione delle potenti famiglie reggimentarie. In questo periodo la città batté moneta propria, il suo rarissimo tornese. Qualche anno prima, nel 1528, era avvenuto un grande prodigio: quando a sorpresa, nel cuore della notte, l'esercito spagnolo aveva dato l'assalto a San Severo, con l'intenzione di espugnarla e metterla a saccheggio, il glorioso santo patrono, l'abate Severino, apparve a cavallo sulle mura della città, in abiti guerreschi, con una bandiera rossa nella mano sinistra e una spada nella destra, e, seguito da terribili schiere celesti, mise in fuga l'atterrito offensore, salvando San Severo da irreparabile rovina. La città professò al potente protettore la propria eterna gratitudine e lo proclamò solennemente Defensor Patriae, scelse a proprio stemma la figura del santo così come era apparso ai soldati spagnoli e fece voto di donare ogni anno a san Severino, in occasione della sua festa (8 gennaio), cento libbre di cera. Nel 1579, all'apice del suo prestigio ma anche in avanzata decadenza economica, la città fu venduta al duca Gian Francesco di Sangro, che ottenne per i suoi eredi il titolo di principi di Sansevero. Fu l'inizio del declino, nonostante nel 1580 la città fosse stata promossa sede vescovile da Gregorio XIII: il 30 luglio del 1627 un catastrofico terremoto la rase al suolo quasi completamente. La ricostruzione fu lenta, ma nel Settecento, ritornata al centro di interessi commerciali e soprattutto agricoli, San Severo rifiorì in spirito barocco, e vide sorgere sfarzose costruzioni, tra cui numerosi palazzi nobiliari e borghesi, i monumentali monasteri dei celestini, dei francescani e delle benedettine, e diverse chiese, parrocchiali e confraternali. Intanto, ai primi del secolo, la curia aveva affiancato a san Severino, con pari dignità, un nuovo protettore, san Severo vescovo. La fiorente età barocca ha traumatica fine col saccheggio operato dai francesi nel 1799, quando l'esercito repubblicano represse nel sangue una violenta rivolta reazionaria contro i giacobini; questi erano stati trucidati dalla folla inferocita che, fraintendendo la volontà egalitaria dei giovani concittadini rivoluzionari, aveva abbattuto l'albero della libertà. Fu l'inizio simbolico di un nuovo corso politico e civile che portò alla definitiva trasformazione dell'economia e della società cittadine. Nel 1811 la città divenne sede di Sottoprefettura, mentre nel 1819 s'inaugurò il Teatro Comunale "Real Borbone", il più antico di Puglia, con ricca sala all'italiana ricavata nell'antico palazzo del governo, essendosi trasferiti nel 1813 gli uffici nel soppresso monastero celestino. Nel Novecento la città acquista sempre più una fisionomia moderna. Nella seconda metà del secolo, in un clima culturale ricco di fermenti, vivono a San Severo personalità come lo scrittore Nino Casiglio e il geniale fumettista Andrea Pazienza. (Fonte: www.comune.san-severo.fg.it)

Feste

La Festa del Soccorso, a maggio, è caratterizzata dalle fragorose batterie pirotecniche incendiate negli oltre venti rioni al passaggio di due sontuosi cortei sacri. A novembre la Festa di San Martino celebra il vino novello con eventi culturali e degustazione di vini e prodotti tipici. Molto sentite sono anche le feste, con relative processioni e incendio di batterie, della Madonna del Carmine (16 luglio), di San Rocco (16 agosto) e della Madonna del Rosario (quarta domenica di ottobre), come pure la ricorrenza della Concetta, ossia l'Immacolata (8 dicembre), in occasione della quale i giovani sparano per le strade numerosi petardi e si incendiano caratteristici falò, nonché la festa di Sant'Antonio abate (17 gennaio), con la benedizione degli animali. L'8 gennaio, invece, si celebra ogni anno la cerimonia della consegna del voto a San Severino da parte dell'Amministrazione Comunale, nel corso della quale si ricorda con gratitudine la prodigiosa apparizione del santo patrono nel 1528.

Informazioni Turistiche

Cuore del notevole centro storico, dalla struttura ancora medievale con strade irregolari e tortuose viuzze, è la severa Matrice di S. Severino, risalente all'XI sec. e successivamente rimaneggiata. Da non perdere: la vasta Cattedrale con prezioso fonte battesimale del XII sec. e dipinti del '700, la Collegiata di S. G. Battista (con belle tele di scuola napoletana), la Chiesa di S. Maria del Carmine dall'elegante cupola maiolicata, la chiesetta di S. Lucia dal delizioso interno rococò, il Museo Diocesano nei sotterranei del secentesco Palazzo del Seminario, l'imponente Teatro Comunale e l'ampio giardino ottocentesco della Villa Comunale. La Festa del Soccorso, a maggio, è caratterizzata dalle fragorose batterie pirotecniche incendiate negli oltre venti rioni al passaggio di due sontuosi cortei sacri. Recenti scoperte hanno evidenziato tracce di vigneti di età romana nei dintorni di San Severo, dove alcuni vigneti sono ancora impiantati col sistema ad alberello, metodo qui usato fino ai primi decenni del ‘900, mentre risale al 1200 l’arrivo del bombino bianco, portato dai Templari al loro rientro dalla Terra Santa. Il paesaggio rurale è oggi costellato da numerose masserie di medie e piccole dimensioni e dalle caratteristiche cantine ed enoteche, alcune delle quali vere e proprie cattedrali ipogeiche.

Denominazioni collegate

Aleatico di Puglia

Aleatico di Puglia

Regione di riferimento: Puglia
Enoregione: MESSAPIA E VALLE D'ITRIA, SALENTO, TAVOLIERE, TERRA DI BARI
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Sava, Comune di San Severo, Comune di San Pancrazio Salentino, Comune di San Donaci, Comune di Orta Nova, Comune di Novoli, Comune di Martina Franca, Comune di Manduria, Comune di Locorotondo, Comune di Lizzano, Comune di Galatina, Comune di Cellino San Marco, Comune di Carosino, Comune di Brindisi, Comune di Torricella

Enti Interessati
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Doc aleatico di puglia

San Severo

San Severo

Regione di riferimento: Puglia
Enoregione: TAVOLIERE
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di San Severo

Enti Interessati
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Doc san severo

Tavoliere delle Puglie o Tavoliere

Tavoliere delle Puglie o Tavoliere

Regione di riferimento: Puglia
Enoregione: TAVOLIERE, TERRA DI BARI
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di San Severo, Comune di Orta Nova

Enti Interessati
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Doc tavoliere delle puglie o tavoliere

Daunia

Daunia

Regione di riferimento: Puglia
Enoregione: TAVOLIERE
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di San Severo, Comune di Orta Nova

Enti Interessati
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Daunia

Puglia

Puglia

Regione di riferimento: Puglia
Enoregione: MESSAPIA E VALLE D'ITRIA, SALENTO, TAVOLIERE, TERRA DI BARI
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Sava, Comune di San Severo, Comune di San Pancrazio Salentino, Comune di San Donaci, Comune di Orta Nova, Comune di Novoli, Comune di Martina Franca, Comune di Manduria, Comune di Locorotondo, Comune di Lizzano, Comune di Galatina, Comune di Cellino San Marco, Comune di Carosino, Comune di Brindisi, Comune di Torricella

Enti Interessati
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Puglia

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