Comune di Vittoria

  • Telefono: 0932 514111
  • Fax: 0932 802035
  • Sitoweb: Vittoria
  • Sede Amministrativa
    Via Bixio, 34 97019 Vittoria (Ragusa)

Origine del nome

Così chiamata dal nome della fondatrice Vittoria Colonna (1558-1633), che regalò alcuni ettari di terreno ai primi 75 coloni a patto che buona parte fosse destinata al vino, la città rispettò per quasi tre secoli questa sua vocazione vitivinicola producendo diverse qualità di “vino nero” riconosciuto come assai pregiato già negli anni Settanta del '700 da Domenico Sestini (fiorentino, segretario del Principe di Biscari).

Il Territorio

  • Altitudine: 168
  • Santo Patrono: San Giovanni Battista - prima domenica di luglio
  • Codice ISTAT: 088012
  • Codice Catastale: M088
  • PEC: urp@pec.comunevittoria.gov.it
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Giovanni Moscato


Storia

La città nacque nel 1607, per completare il processo di colonizzazione dell’area occidentale dell’antica Contea di Modica, iniziato in maniera massiccia nel 1550 ad opera dei Conti Enriquez Cabrera, residenti in Spagna, dopo il fallimento della trattativa con l’imperatore Carlo V per una permuta delle terre siciliane con altre in Castiglia. La zona per la fondazione fu prescelta dal governatore della Contea Paolo La Restia, al centro del feudo di Boscopiano, nella parte mediana della valle dell’antico fiume di Cammarana, su cui si affaccia con un magnifico belvedere. Ma le sue origini molto più antiche coincidono con la colonia siracusana Kamarina distrutta dai Romani e nelle cui grotte si narra essere nascosto un tesoro. L’area risulta inoltre abitata sin dall’Età del Bronzo, con evidenze archeologiche dall’età imperiale (II sec. dopo Cristo) fino all’epoca bizantina (inizi IX sec. d. C.), ma non mancano seri indizi dell’importanza della zona in epoca medievale, un vero e proprio crocevia di strade che faceva di Grotte Alte il punto di risalita delle trazzere che dalla valle si dirigevano lungo il pianoro, verso Terranova. Vittoria nasce per “ordinare” la campagna (Susani, 1985), ma dalla campagna è a sua volta “creata”. La rete delle trazzere che si partono dall’abitato sin dal '600 riporta in città grandi ricchezze, che a loro volta hanno bisogno di infrastrutture per essere lavorate e commerciate. Nascono quindi i quartieri attorno alle chiese, la piazza per il mercato, le strade verso il mare, dove è necessario creare uno “scaro” a Scoglitti, per raggiungere Malta ed esportarvi il vino e gli ortaggi. Le campagne si arricchiscono di bagli e di palmenti, di case e di mandre. Un ininterrotto sviluppo del vigneto nel '700 e nei primi dell’800 plasma la città, dandole una forma “quadrata” che sarà poi razionalizzata dal primo piano regolatore nel 1881, una conformazione mantenutasi quasi intatta fino agli anni Sessanta del '900, quando la grande rivoluzione nelle campagne allargò a macchia d’olio il centro abitato di Vittoria e di Scoglitti. Città “nuova”, Vittoria fu abitata da un crogiuolo di genti provenienti da numerose città vicine e nel corso del Sei-Settecento accolse anche centinaia di famiglie di coloni provenienti da decine di città dell’Isola, della Calabria e soprattutto da Malta. Nella nuova Terra crebbe una classe imprenditoriale formata da numerosi medi proprietari terrieri, produttori di vino, grano e orzo, commercianti e bottegai, con un preponderante ruolo di religiosi assai intraprendenti e ricchi, che non disdegnavano il commercio. Diretti dai funzionari della Contea, costoro crearono le chiese, i conventi, i monasteri, i palazzi e le altre infrastrutture. Vittoria ebbe anche il merito di essere la culla del socialismo ibleo, creato da Nannino Terranova Giudice (1881-1918), che diede alla città un’impronta politica mantenutasi per tutto il secolo XX. Creata da una continua immigrazione, sin dall’inizio ebbe culti religiosi importati dai coloni. A parte quello di San Giovanni (celebrato anche l’11 gennaio, a ricordo dello scampato pericolo del terremoto del 1693), la cittadina onorò la Madonna della Grazia, poi San Vito, San Biagio e Sant’Antonio Abate (una triade a tutela della salute di uomini e animali), creò due conventi (degli Osservanti alla Grazia e dei Paolotti a San Francesco), un monastero femminile intitolato a Santa Teresa; si distinse nella istituzione di scuole femminili, con due Collegi di Maria (a San Biagio e a San Giuseppe). Tra il '600 e il '700 elaborò la preziosa tradizione del Venerdì Santo, la maggiore manifestazione pasquale, arricchita di un nuovo testo nella seconda metà dell’800. (fonte: www.comunevittoria.gov.it)

Feste

In occasione della Festa di San Giuseppe a marzo si prepara la pagnuccata , un impasto di farina e vino tagliato a dadini, fritto nell'olio bollente e condito con miele e zucchero colorato. Per la Festa di San Giovanni a luglio la tradizione vuole che si gusti il tonno fresco per la prima volta nell’anno. Da non perdere anche le solenni processioni del Venerdì Santo organizzate dalla Congregazione del SS. Crocifisso e il Vittoria Jazz Festival - Music and Cerasuolo Wine a giugno. 

Informazioni Turistiche

Cittadina liberty dalla struttura urbanistica a scacchiera e palazzi in stile, oggi è la capitale di un grande distretto agricolo che si estende lungo tutta la fascia costiera della provincia di Ragusa e delle aree limitrofe delle province di Caltanissetta e di Siracusa. La civiltà del vino infatti, crollata miseramente a fine '800 per l’infezione fillosserica e per i difficili rapporti commerciali con la Francia, fu sostituita sin dai primi del '900 dall'innovativa coltivazione di pomodoro e di altri ortaggi. Negli ultimi anni però, accanto alla serricoltura, si assiste ad un ritorno del vigneto, con la produzione del “Cerasuolo” (nome introdotto dal cav. Giuseppe Di Matteo nel 1950), composto principalmente dalla miscela di uve di qualità “calaurisi” e “rrappato”. Da vedere: il Teatro Comunale (gioiello di arte neoclassica), la Basilica di S. G. Battista ricca di marmi, stucchi e dorature, la Chiesa della Madonna delle Grazie arricchita da straordinari gruppi scultorei della bottega del Gianforma, i Palazzi Traina (in stile gotico-veneziano), Pavia (dal cortile rinascimentale) e Piazzese (con sculture liberty). Molto frequentate in estate le spiagge di Scoglitti, frazione balneare che il geografo arabo Edrisi chiamava “scoglietti dei colombi”.

Denominazioni collegate

Terre Siciliane

Terre Siciliane

Regione di riferimento: Sicilia
Enoregione: ETNA, ISOLE, SICILIA OCCIDENTALE, SICILIA OCCIDENTALE INTERNA, SICILIA ORIENTALE, TERRE DEL CERASUOLO
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
GAL Terre dell'Etna e dell'Alcantara, Comune di Zafferana Etnea, Comune di Vittoria, Comune di Viagrande, Comune di Sclafani Bagni, Comune di Santa Venerina, Comune di Santa Margherita di Belice, Comune di Sant'Alfio, Comune di Sambuca di Sicilia, Comune di Randazzo, Comune di Piedimonte Etneo, Comune di Pantelleria, Comune di Palermo, Comune di Pachino, Comune di Noto, Comune di Montevago, Comune di Monreale, Comune di Milo, Comune di Menfi, Comune di Marsala, Comune di Linguaglossa, Comune di Gibellina, Comune di Castiglione di Sicilia, Comune di Camporeale, Comune di Avola , Comune di Alcamo, Unione dei Comuni della Valle del Belice

Enti Interessati
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Terre siciliane

Sicilia

Sicilia

Regione di riferimento: Sicilia
Enoregione: ETNA, ISOLE, SICILIA OCCIDENTALE, SICILIA OCCIDENTALE INTERNA, SICILIA ORIENTALE, TERRE DEL CERASUOLO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
GAL Terre dell'Etna e dell'Alcantara, Comune di Zafferana Etnea, Comune di Vittoria, Comune di Vita, Comune di Viagrande, Comune di Sclafani Bagni, Comune di Santa Venerina, Comune di Santa Margherita di Belice, Comune di Sant'Alfio, Comune di Sambuca di Sicilia, Comune di Randazzo, Comune di Piedimonte Etneo, Comune di Pantelleria, Comune di Palermo, Comune di Pachino, Comune di Noto, Comune di Montevago, Comune di Monreale, Comune di Milo, Comune di Menfi, Comune di Marsala, Comune di Linguaglossa, Comune di Gibellina, Comune di Castiglione di Sicilia, Comune di Camporeale, Comune di Avola , Comune di Alcamo, Unione dei Comuni della Valle del Belice

Enti Interessati
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Doc sicilia

Vittoria

Vittoria

Regione di riferimento: Sicilia
Enoregione: TERRE DEL CERASUOLO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Vittoria

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Doc vittoria

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