Faedo, città dei fiori e del vino

Faedo, città dei fiori e del vino


Come quando si entra a far parte di un nuovo gruppo, è giusto fare le dovute presentazioni. E lo vogliamo fare condividendo con tutti i lettori alcuni aspetti che ci caratterizzano. Siamo il Comune di Faedo, che da pochi mesi è entrato a far parte dell’associazione italiana “Città del Vino”. Siamo un piccolo Comune del Trentino che, come molti altri comuni di questa terra, ha costruito attorno al vino la sua storia e ha plasmato il proprio territorio per favorire l’attività agricola, aspetto questo che si legge ancora nel modo in cui sono state costruite le case e mantenute le campagne. Oggi Faedo è conosciuto per la sua lunga tradizione di vini, portata avanti oggi da ben nove aziende vitivinicole presenti sul territorio che esportano i loro prodotti in tutto il mondo. Faedo è così un connubio, forse difficile da raccontare in poche righe, che mescola storia, tradizioni e innovazioni, la bellezza del territorio, incorniciato dalle Dolomiti, che si esalta salendo dal fondovalle verso i 600 metri di altitudine del paese e che, ad ogni tornante della strada provinciale che scorre immersa nei vigneti, regala scorci meravigliosi. Una peculiarità che caratterizza il nostro conoide vitato è la presenza delle rose che vengono coltivate all’inizio di ogni filare, creando un contrasto poetico con il verde o il giallo autunnale dei vigneti.

Rose e vino. Così possiamo definire in estrema sintesi l’esperienza che abbiamo vissuto recentemente, legata alla partecipazione del nostro Comune alla competizione europea “Entante Florale Europe”, in cui Faedo, comune scelto per rappresentare l’Italia, si è aggiudicato una medaglia di argento. Ma andiamo con ordine. Da tre anni a questa parte, il Comune di Faedo partecipa al concorso nazionale di “Comuni Fioriti”, volto alla valorizzazione dell’immagine turistica più verde e variopinta dei comuni in Italia.

Al motto “fiorire è accogliere”, spot di Asproflor, organizzatore dell’evento, ha risposto anche Faedo, dando visibilità ad una cura del verde che da anni ormai caratterizza il nostro piccolo borgo e che vede da sempre l’impegno di privati cittadini e della Pro Loco. Questi sforzi congiunti hanno convinto i giudici nazionali i quali, già al secondo anno della partecipazione al concorso, hanno classificato Faedo nella categoria dei “4 fiori”, ovvero quella più alta, riconosciuta ai Comuni con le migliori fioriture. Questo riconoscimento è arrivato nel 2015 e 2016. Ma la sorpresa più grande dello scorso anno è stata sicuramente la proposta di candidatura al concorso europeo. All’amministrazione comunale è stato infatti comunicato che Faedo era stato scelto per rappresentare l’Italia alla competizione europea del 2017. Non senza poche perplessità iniziali, la sfida è stata accettata, grazie anche al contributo che è stato concesso dalla Provincia Autonoma di Trento per partecipare all’iniziativa. Il concorso non possiamo dire sia stata una cosa facile. L’impegno investito è stato molto alto e ha visto coinvolti, sinergicamente, Comune, Pro Loco e cittadini, ognuno per la sua parte. A inizio luglio abbiamo ospitato i 12 giudici europei che sono stati a Faedo tre giorni per valutare diversi e precisi aspetti. L’aspetto legato alla fioritura non ricopriva infatti l’unico elemento di valutazione. Anzi. In generale possiamo dire che il concorso era volto a valutare “la qualità della vita” di Faedo, qualità che passa attraverso criteri sociali, di volontariato e associazionismo, turistici, culturali e ambientali, come i dati della raccolta differenziata, la qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo, l’uso di trattamenti fitosanitari, la gestione del territorio e delle campagne, attraverso il piano regolatore, il piano economico forestale, aspetti economici legati al bilancio comunale e agli investimenti anche futuri in opere pubbliche. Questi sono solo alcuni dei molti criteri che abbiamo dovuto presentare in una relazione di 24 pagine alla giuria europea.

Come si può capire, il 90% dei criteri sinteticamente presentati, è legato ad aspetti e buone pratiche “sedimentati” non solo nella comunità di Faedo ma possiamo dire un tutto il Trentino. Anche il vino naturalmente ha fatto la sua parte, ricevendo nella valutazione una menzione di particolare rilievo, grazie alla visita guidata fatta dall’enologo Mario Pojer presso la sua azienda, Pojer&Sandri.

Per il nostro Comune è stata un’esperienza unica e irripetibile che ci conferma come nei piccoli territori si trovino grandi eccellenze che aspettano solo di essere valorizzate e fatte conoscere. Anche per questo abbiamo aderito convintamente alle Città del Vino, per entrare in una rete in cui sia possibile condividere esperienze e costruire nuove conoscenze. 

Nel Comune di Faedo sono presenti otto aziende vitivinicole che esportano i loro vini a livello mondiale: Arcangelo Sandri, Bellaveder, Castel Monreale, Graziano Fontana, Maso Villa Piccola, Mattia Filippi, Pojer e Sandri, Villa Piccola. Tutta la zona viticola e le uve prodotte sul territorio di Faedo appartengono alla zona Trentino Doc; alto è il numero delle aziende presenti che vinificano sul territorio. I vini maggiormente prodotti sono: Chardonnay, Müller Thurgau, Pinot nero, Pinot grigio e Traminer. Diverse le strutture ricettive presenti sul territorio che propongono piatti tipici della tradizione culinaria trentina, come i celebri “tortei de patate” serviti con salumi e formaggi della zona. Dal 2016 Faedo è diventato il “paese del presepe”, accogliendo il più grande presepe del Trentino, allestito con 80 statue a grandezza naturale, collocate nei caratteristici “vòlti” e nei portici del centro storico. (di Viviana Brugnara, Vice Sindaco di Faedo con delega Cultura e Turismo)