“A nome mio personale e di tutta l’Associazione Nazionale Città del Vino, esprimo ai Sindaci di Refrontolo, Pieve di Soligo e Farra di Soligo il cordoglio più sentito per le quattro vittime provocate dal maltempo con l’esondazione del torrente Lierza, oltre che la nostra solidarietà e vicinanza per gli ingenti danni provocati dal maltempo all’ambiente e al patrimonio culturale del territorio, quali lo splendido Molinetto della Croda.”
Questo il messaggio inviato da Pietro Iadanza, presidente nazionale dell’Associazione Città del Vino, e da Benedetto De Pizzol, coordinatore regionale dell’Associazione, ai tre sindaci dei Comuni Città del Vino colpiti in queste ultime ore dal maltempo che ha provocato ingenti danni ma, soprattutto, la morte di quattro persone.
“L’Associazione – scrivono Iadanza e De Pizzol – mette a disposizione la propria esperienza e capacità per valutare, assieme alle Amministrazioni locali, le iniziative che si renderanno più opportune, in stretta collaborazione con il Coordinamento regionale delle Città del Vino del Veneto, a sostegno dei territori delle due comunità colpite.”
Il patrimonio culturale del territorio ha subito una profonda ferita: l'antico molino in pietra di Refrontolo, risalente al XVII secolo, incastonato tra la roccia e il torrente Lierza, è stato gravemente danneggiato dalla furia delle acque. Si tratta di uno degli angoli dell’Alta Marca trevigiana, tra i più apprezzati del Veneto, incessantemente fotografato e soggetto per dipinti e riproduzioni; purtroppo è stato sfregiato dalla “bomba d'acqua” che lo scorso fine settimana a Refrontolo ha ingrossato il torrente fino a farlo esondare e travolgere la "Festa degli Omeni", provocando morte e distruzione.
I Comuni colpiti dal maltempo sono terre del vino di alta qualità: a Refrontolo si produce uno straordinario e raro Passito che porta lo stesso nome della Città del Vino; e poi queste sono terre di Prosecco, naturalmente.