L’OIV premia Soave Terroir, il libro che descrive il territorio del Soave dando risalto alle sue Unità Geografiche Aggiuntive. La premiazione a dicembre alla Cité du Vin a Bordeaux
Comunicato Stampa n° 3/2021 del Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di Soave
L’OIV, uno dei più importanti organismi interprofessionali globali sul vino, ha premiato il volume “Soave Terroir” con la menzione d’onore. L’opera fortemente voluta dell’ex direttore del Consorzio Aldo Lorenzoni e scritta a più mani con sudiosi e ricercatori, è stata quindi riconosciuta per la sua valenza scientifica e inserita nelle 10 menzioni speciali, oltre i 16 premi assegnati alle migliori opere letterarie del vino edite nel 2020.
Le motivazioni che si leggono sono le seguenti: “un doppio obiettivo raggiunto per quest’opera, uno studio scientifico e un passo avanti per la valorizzazione della denominazione Soave, con una descrizione dettagliata dei terroirs di questa regione Veneta in Italia.”
La cerimonia di premiazione si terrà il 17 dicembre 2021 a Bordeaux presso la Cité du Vin, il bellissimo museo che celebra il vino e il suo ruolo nella civiltà occidentale.
SOAVE TERROIR – IL LIBRO
Apre il libro Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio, che racconta il lungo processo che ha portato alla definizione delle Unità Geografiche aggiuntive, seguito da Chiara Mattiello che spiega il complesso percorso che ha portato il Soave a essere un Patrimonio Agricolo Globale. La parola passa poi a Giuseppe Benciolini e Roberto Zorzin, geologi e paleontologi di fama mondiale, che sottolineano perché Soave è un luogo unico per quanto riguarda i suoli e la loro interazione con la viticoltura. Dai suoli alle unità geografiche aggiuntive. Un’analisi approfondita di tutti gli aspetti pedoclimatici ma anche storici legati a queste 33 elette aree per le uve del Soave, la Garganega e il Trebbiano di Soave, alle quali sono legati i capitoli successivi, scritti da Ermanno Murari e Giovanni Ponchia che fanno una disamina quasi intima delle due uve. Originale e innovativo è invece lo studio di Gianfranco Caoduro e Andrea Laperni che hanno analizzato quello che è l’ecosistema forestale del Soave, quindi le essenze dei boschi che persistono nell’area e che sono in stretta connessione con il vigneto. Infine un’analisi metabolomica effettuata da Luigi Bavaresco, Luigi O/dello, Laura Salomoneper svelaresegreti legati al patrimonio polifenolico del Soave.