“Con la nuova Enoteca Italiana Siena tornerà capitale del vino”.
La cordata che ha acquisito il marchio si presenta:
“Tradizione e innovazione in un piano di rilancio che guarda all’Italia e al mondo”
“Tradizione e innovazione in un piano di rilancio che guarda all’Italia e al mondo”
Far tornare Siena capitale nazionale del vino e dell’enologia, restituendo a Enoteca Italiana Siena il ruolo che merita. Nel rispetto delle tradizioni, ma dando a questa storica istituzione senese l’opportunità di camminare con le sue gambe, aprendo lo sguardo dalla Fortezza sul mondo e intercettando la crescente domanda di turismo esperienziale ed enogastronomico. Questo, in sintesi, l’obiettivo della cordata che si è aggiudicata il marchio Enoteca Italiana Siena, coordinata dall’imprenditrice Elena D’Aquanno e composta da Il Girasole Srl, l’azienda Vini di Toscana, Mulinum e con la partnership di autorevoli enti e associazioni in campo enologico a livello nazionale e internazionale.
“Come un’araba fenice, l’Enoteca Italiana Siena rinascerà dalle sue ceneri, recuperando il ruolo originario ed originale dell’ente e arricchendo l’offerta di nuove risorse e contenuti. Nel corso della sua storia lunga quasi un secolo EIS è riuscita ad intersecare commercio, enogastronomia, cultura, promozione, tutela e diffusione del ‘buon bere’ made in Tuscany e made in Italy, dalla sua ‘casa naturale’ tra le mura dalla medievale Fortezza Medicea. Una storia che vogliamo riprendere dove si è interrotta e attualizzare grazie alle eterogenee competenze degli imprenditori e dei soggetti non economici che hanno dato e vorranno entrare in questo progetto. Un progetto che ha i piedi ben piantati nella terra di Siena, ma lo sguardo puntato sul futuro e sul mondo intero”, afferma Elena D’Aquanno, imprenditrice di successo, imprenditrice Campania di nascita, pesarese di adozione ma legata a Siena e al mondo del vino grazie al nonno Pietro Duina, corrispondente enologo dell’Accademia della Vite e del Vino, quando ancora questo importante ente aveva sede a Siena. Un legame che l’ha spinta a tornare alle origini e ristringere un legame con il territorio e con una delle sue tante eccellenze.
I soggetti economici coinvolti sono Il Girasole Srl, solida azienda attiva sul territorio che dispone di una significativa rete di contatti in campo turistico ed enogastronomico, l’azienda Vini Di Toscana di Montepulciano, importante realtà del territorio ma di respiro internazionale, a sua volta costituito da una pluralità di imprese che operano su diversi fronti. Ad arricchire il bouquet Mulinum, prima azienda agricola italiana a nascere da una straordinaria operazione di crowdfunding, realizzata grazie ad una giovane intraprendenza imprenditoriale e alla conseguente risposta ottenuta attraverso i social network.
A dare al progetto un respiro “scientifico” e garanzia di qualità il partenariato con l’Accademia Italiana della Vite e del Vino, Ente Morale che riunisce i massimi esperti e studiosi in campo di enologia e viticoltura, fondata a Siena nel 1942 e attualmente attiva nella sede di Firenze presso l’Accademia dei Georgofili. Una collaborazione finalizzata a restituire un ruolo di primaria importanza per Siena e per il suo territorio come polo attrattivo del mondo enologico italiano e che si sostanzierà, tra l’altro, con la riapertura di una sua sede in città, destinata ad ospitare una parte del suo preziosissimo archivio documentale e bibliografico, così da essere parte attiva ed integrante per la creazioni di iniziative, incontri, workshop, seminari e corsi che facciano convergere su Siena le maggiori eccellenze accademiche del comparto.
Altra partnership in grado di creare un circolo virtuoso di scambi di conoscenze a livello internazionale sarà quella con l’International Wine & Food Society, associazione internazionale nata a Londra nel 1933 con sedi in moltissimi Paesi e in ogni continente, ma incredibilmente non in Italia. Partenariato che consentirà una maggiore tutela del vino italiano nel mondo, attraverso scambi proficui di conoscenze, tecniche di viticoltura, prodotti agroalimentari, politiche internazionali di filiera, gemellaggio tra operatori di nazionalità diverse ed occasioni di confronto, per una corretta diffusione internazionale dei prodotti italiani nel mondo.
I dettagli del progetto saranno dettagliatamente illustrati nel corso di una prossima conferenza stampa.