PRG del Vino, esperienze a confronto

PRG del Vino, esperienze a confronto


Viaggio in Italia in compagnia del Piano Regolatore delle Città del Vino; questa la sintesi dell’incontro che venerdì 30 ottobre scorso si è svolto presso la Scuola del Gusto di Torrecuso (Benevento) nel quale sono stati presentati i risultati del progetto “Adeguamento della metodologie urbanistiche e di programmazione territoriale del Comune di Torrecuso alle esigenze di una “Città del Vino”, nell’ottica di uno sviluppo economico e turistico sostenibile, e modello istituzionale e funzionale per il riconoscimento, la promozione e lo sviluppo della Scuola del Gusto”.

Il convegno ha visto la partecipazione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale (Ministero dell’Economia), dell’INU Istituto Nazionale di Urbanistica, dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, oltre che dei Comuni di Bomporto (Modena), Rapolano Terme (Siena) e Torrecuso e la provincia di Perugia. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Economia, nell’ambito di Agire-POR, è consistito nel trasferimento della buona pratica del Piano Regolatore del Vino da parte dei Comuni di Bomporto e Rapolano Terme, già premiati dall’Associazione nazionale Città del Vino, a livello nazionale, al Comune di Torrecuso, che ne ha raccolto le linee guida per inserirle nella propria pianificazione urbanistica in corso.

Si è trattato, in sostanza, di un trasferimento di conoscenze e di metodologie prima enunciate dall’Associazione Città del Vino già nel 1998, quando ha preso corpo il progetto del Piano regolatore del Vino, ovvero cosa fare e, soprattutto cosa non fare, per programmare lo sviluppo del territorio da parte dei Comuni in modo sostenibile, a tutela dell’ambiente e del paesaggio agrario e viticolo, e al tempo stesso in grado di rispondere alle esigenze di crescita delle imprese con particolare riferimento alle aziende vitivinicole e al loro ruolo di custodi del territorio; metodi e buone pratiche poi adottati da alcuni Comuni Città del Vino, tra cui Bomporto e Rapolano Terme, la cui esperienza è stata trasferita in modo pratico ad una nuova Città del Vino del Sud, Torrecuso, nel pieno delle migliori denominazioni vinicole beneventane.

Tutti i partecipanti hanno salutato con estrema soddisfazione l’esperienza svolta, tant’è che l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e l’Associazione Città del Vino hanno condiviso di sottoscrivere una intesa, cui ha dichiarato la disponibilità ad aderire anche l’Istituto Nazionale di Urbanistica, per disseminare ulteriormente la pratica ad altri Comuni della Campania, utilizzando a tale scopo anche le risorse del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Il Piano Regolatore del Vino, che integra i normali strumenti di pianificazione, consente difatti di definire lo sviluppo del territorio assumendo quali centrali le esigenze delle cantine e dei produttori vitivinicoli, assecondando dunque la crescita di una robusta e sostenibile parte dell’economia locale di molti territori rurali. A tale scopo, individua le zone più vocate alla viticultura e fa seguire tutti gli interventi di regolazione del territorio, coinvolgendo anche attivamente i viticoltori nella manutenzione e  tutela dei beni collettivi, come le strade rurali e gli itinerari turistici.

Non solo: alla luce anche dei  gravissimi eventi alluvionali che hanno recentemente colpito la provincia di Benevento e in particolare il tessuto produttivo vitivinicolo, nel corso del convegno si è convenuto di sviluppare ulteriormente, nelle future applicazioni, le linee guida del Piano Regolatore del Vino. Questo per fare in modo che, attraverso appropriati approfondimenti e raccomandazioni tecniche, le future applicazioni possano includere anche l’attenzione, oltre che per i nuovi temi della sostenibilità energetica, anche per la prevenzione e gestione degli effetti dei sempre più evidenti cambiamenti climatici e del dissesto idrogeologico.

Slide convegno
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