Travaglini è la storia di una famiglia, di tradizioni e di un amore per il territorio. Nasce negli anni ‘20 del 1900, quando Clemente inizia a vinificare l’uva dei suoi piccoli vigneti di proprietà. Il 1958 è l’anno del progresso grazie a Giancarlo, suo figlio, che attua grandi cambiamenti nella cantina e nei vigneti e che disegna e brevetta la tradizionale “bottiglia storta”. Arrivano poi le prime fiere nazionali ed internazionali, i primi riconoscimenti ed i primi premi, che alimentano la voglia di investire e crescere senza mai scendere a compromessi sulla qualità. Giancarlo trasmette la sua passione alla figlia Cinzia, che a partire dal 2004, insieme a Massimo Collauto, si impegna in ricerche ed innovazioni. Nel 2019 anche la quinta generazione - Alessia e Carolina - entra in Azienda portandola nel mondo. La cantina è il cuore pulsante della Travaglini, il luogo dove il vino riposa e si evolve. Ogni vigneto viene vinificato separatamente per sottolinearne le caratteristiche peculiari. Per questo, la scelta di ogni fornitore, della qualità del legno, della sua tostatura e l’attenzione ad ogni singolo dettaglio è specificatamente studiato per esaltare la naturale evoluzione dei vini e preservare il profilo organolettico delle uve. Qui si producono il Gattinara DOCG anche Riserva, il Nebbiolo Coste della Sesia DOC, lo Spumante Metodo Classico Nebolè, Il Sogno ottenuto da uve stramature, il fresco e versatile rosso Cinzia. La speciale sezione Premio Nebbiolo del XX Concorso Enologico Internazionale Città del Vino ha premiato con una Medaglia d'Oro il Trevigne Gattinara DOCG 2017. E’ il frutto dell'unione di uve provenienti da tre vigneti storici di proprietà: Lurghe dal terreno più argilloso e importante per il colore conferito al vino, Permolone a terreno roccioso che conferisce complessità, Alice situato nella zona più alta che dona al vino eleganza grazie alla leggera brezza che soffia quotidianamente. Rappresenta una buona mediazione tra Gattinara Classico e Gattinara Riserva, mantenendone equilibro, tipicità e grinta. Al colore granato antico con riflessi aranciati e lucente, delicatamente trasparente, si accompagnano sensazioni balsamiche chiodi di garofano, liquirizia, china e tracce ferrose, una sequenza fruttata di ciliegia, fragola a tratti vegetali. Al palato rivela estrema eleganza, il sorso è giocato sulla freschezza e sulla superba estrazione tannica, con una persistenza lunga e gustosa dalla sapida scia finale.

LA PASSIONE PER IL NEBBIOLO DA CINQUE GENERAZIONI