
Comune di Cupramontana
- Telefono: 0731 786811
- Fax: 0731 786860
- Sitoweb: Cupramontana
- Sede Amministrativa
Via Nazario Sauro 1 60034 Cupramontana (Ancona)
Origine del nome
Il nome di Cupramontana deriva dalla dea Cupra, la dea della fertilità adorata dalla popolazione preromana dei Piceni. Divenne poi un importante municipio romano. In periodo longobardo fece parte del ducato di Spoleto-Camerino cambiando nome in Massaccio. Successivamente, nel XIII secolo, entrò a far parte del Contado di Jesi e quindi dello Stato Pontificio. Solo dopo l'Unità d'Italia fu concesso il ritorno al nome antico di Cupramontana.
Il Territorio
- Num. Abitanti: 4844
- Altitudine: 505
- Superficie: 27.40
- Santo Patrono: Sant'Eleuterio
- Codice ISTAT: 42016
- Codice Catastale: D211
- Prefisso: 731
- PEC: comune.cupramontana@emarche.it
- Zona Sismica: 2
- Zona Climatica: E
- Gradi Giorno: 2252
- Dati forniti da Tuttitalia.it
Amministratore
Enrico Giampieri












Storia
Ricordata da Plinio Il Vecchio e Tolomeo tra le antiche citta' del Piceno in eta' augustea, fu importante municipio romano. Devastata durante la guerra greco-gotica, fu abbandonata, mentre le sue rovine vennero utilizzate in seguito per la costruzione di un posto fortificato, poi castello, che sorse a poca distanza in un luogo più elevato cui fu dato il nome di Massaccio (massa di Accio). Dal VII sec. fece parte del ducato longobardico di Spoleto. Dal sec. XIII confluì nel contado di Jesi, diventandone fino al suo scioglimento, nel 1808, il centro più importante. Nel sec. XV fu una delle roccaforti della setta ereticale dei Fraticelli; nel 1444 subì l'occupazione delle truppe di Francesco Sforza e nel 1517 il saccheggio da parte delle milizie del Duca Francesco Maria Della Rovere. Seguì un lungo periodo di pace, durante il quale Massaccio conobbe un forte impulso demografico unito ad una notevole crescita culturale. Nel 1747 si riconobbe, nei pressi del Massaccio, il luogo dove sorgeva l'antica CupraMontana: ciò fu possibile con la corretta lettura di una lapide rinvenuta nel 1718 nella zona archeologica. Nel 1798 le truppe francesi, che avevano invaso lo Stato Pontificio, saccheggiarono il paese dopo che gli abitanti ebbero opposto una inutile quanto tenace resistenza. Nel 1861 Vittorio Emanuele II concesse a Massaccio di riavere il suo antico nome di Cupramontana. (fonte: www.comune.cupramontana.an.it)
Feste
Tanti gli eventi in calendario, come la Festa di Sant'Eleuterio e Vinimmagine. Il giorno del Corpus Domini le vie del centro sono attraversate dalla processione che passa sul tappeto dell'Infiorata (largo 2 mt e lungo più di 800 mt) preparato con l'aiuto di tutti gli abitanti con petali di ginestra per il giallo, lupinella per il rosso e giglio per il bianco. Il primo weekend di ottobre si svolge la Sagra dell’Uva, che dal 1928 richiama ogni anno migliaia di presenze.
Informazioni Turistiche
Consistenti le testimonianze d’epoca romana: lapidi, monete, frammenti ceramici conservati nel Palazzo Comunale e il contenitore dell'acquedotto detto "barlozzo". La zona archeologica è situata nei pressi dell'attuale Cimitero, dove rimane il tracciato delle terme di epoca romana (attualmente interrato). In via Giovanni Bovio sono ubicati i resti del contenitore dell'acquedotto ugualmente d'epoca classica. Da visitare anche le architetture settecentesche (come la Chiesa di S. Lorenzo o il Palazzo Leoni), gli antichi eremi come quello del Beato Angelo (sec. XIII) e quello dei Frati Bianchi o delle Grotte (sec. X-XVI), e la Biblioteca Comunale (1872), che conta circa 15.000 volumi, tra cui 434 edizioni del '500, 80 incunaboli e preziosi catasti del XV e XVI secolo.Tutto il territorio è da sempre legato alla coltivazione della vite e alla produzione del vino, oltre a quella dell'olio. Se ne ha una memoria visiva, per il periodo romano, in un putto con cornucopia da cui fuoriescono frutta ed uva, nonché in molti frammenti ceramici di contenitori ed anfore). Furono poi i monaci, benedettini e camaldolesi a reintrodurle in maniera razionale e significativa sulle aree lasciate libere dal dissodamento dei boschi e delle selve. La coltivazione specifica del verdicchio si intensifica nella seconda metà dell'Ottocento, trovando condizioni ottimali a livello geomorfologico e microclimatico (esposizione solare, ventilazione e temperatura) nei pendii collinari. Dal 1939 Cupramontana viene riconosciuta "Capitale del Verdicchio" anche per le numerose iniziative culturali e promozionali, tra le quali ricordiamo il Museo Internazionale dell’Etichetta, supportato da un sistema informatico di ricerca e catalogazione, che raccoglie circa centomila esemplari di etichette provenienti da tutto il mondo, una sezione storica e bozzetti su temi enologici di artisti contemporanei.
Denominazioni collegate

Esino
Regione di riferimento: MarcheEnoregione: COLLINE CENTRALI, COSTA ANCONETANA
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Staffolo, Comune di San Paolo di Jesi, Comune di Osimo, Comune di Morro d'Alba, Comune di Cupramontana, Comune di Castelplanio
Enti Interessati
mostra/nascondi


Verdicchio dei Castelli di Jesi
Regione di riferimento: MarcheEnoregione: COLLINE CENTRALI, COSTA ANCONETANA
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di San Paolo di Jesi, Comune di Morro d'Alba, Comune di Cupramontana, Comune di Castelplanio, Comune di Staffolo
Enti Interessati
mostra/nascondi


Castelli di Jesi Verdicchio Riserva
Regione di riferimento: MarcheEnoregione: COSTA ANCONETANA, COLLINE CENTRALI
Tipo denominazione : DOCG
Enti Collegati
Comune di Staffolo, Comune di San Paolo di Jesi, Comune di Morro d'Alba, Comune di Cupramontana, Comune di Castelplanio
Enti Interessati
mostra/nascondi


Marche
Regione di riferimento: MarcheEnoregione: COLLINE CENTRALI, COLLINE PESARESI, COSTA ANCONETANA, PICENO
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Serrapetrona, Comune di San Paolo di Jesi, Comune di Ripatransone, Comune di Osimo, Comune di Offida, Comune di Morrovalle, Comune di Morro d'Alba, Comune di Staffolo, Comune di Matelica, Comune di Cupramontana, Comune di Castelplanio
Enti Interessati
mostra/nascondi

News

continua »

continua »

continua »