Comune di Faicchio

  • Telefono: 0824 819311
  • Fax: 0824 863188
  • Sitoweb: Faicchio
  • Socio dall'anno: 2018
  • Sede Amministrativa
    Via Regina Elena 82030 Faicchio (Benevento)

Origine del nome

Il nome "Faicchio" deriverebbe dalle fave, coltivazione molto presente nella zona. Infatti nel Catalogus baronum il comune era citato nei feudi dei Sanframondo con il nome di "Favicella".

Il Territorio

  • Altitudine: 175
  • Superficie: 43,99 km²
  • Santo Patrono: San Giovanni Battista - 24 giugno
  • Codice ISTAT: 062029
  • Codice Catastale: D469
  • Prefisso: 0824
  • PEC: segreteriafaicchio@pec.it
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Nino Lombardi


Storia

Il territorio comunale di Faicchio è stato abitato sin dalla preistoria come testimoniano alcuni reperti rinvenuti in zona e che sono attualmente conservati nel museo del Sannio a Benevento. Al VI secolo a.C. risalgono le mura megalitiche osco-sannite che cingono ancora oggi la vetta di monte Acero. Queste mura proteggevano la cosiddetta "Arce di monte Acero", una fortezza usata dai sanniti per avvistare i nemici. Probabilmente fu sede di un insediamento romano come testimoniano i resti di un acquedotto romano, di un criptoportico e di un ponte di tale epoca. I longobardi vi fondarono una chiesa dedicata a San Michele in una grotta sul monte Monaco di Gioia. La prima notizia scritta risale al 1151 quando Faicchio era annoverato fra i possedimenti della famiglia Sanframondo, importante famiglia di origine normanna che aveva in feudo tutti i comuni della valle Titernina. I Sanframondo possedettero Faicchio e i suoi casali (frazioni) sino alla metà del Quattrocento quando furono venduti a Pietro Cola D'Alessandro, presidente della Real Camera di Santa Chiara. Dal 1479 fu proprietà dei Monsorio per poi passare, nel XVI secolo, agli Origlia, ai De Stasio, e nel 1612 a Gabriele De Martino che aveva il titolo di "Barone Duca di Faicchio" e che restaurò il castello trasformandolo in una comoda dimora, pur conservando alcune funzioni difensive. Da allora il castello venne chiamato "ducale" in onore del duca De Martino. Il terremoto del 5 giugno 1688 rase al suolo molte abitazioni anche se il castello non dovette subire molti danni dato che per un certo periodo ospitò il vescovo di Cerreto Sannita mons. Giovanni Battista de Bellis. Il comune nel XVIII secolo fu al centro di una furiosa lite fra i feudatari e gli "eletti" dell'Universitas (l'amministrazione comunale dell'epoca). Il 18 gennaio 1729 infatti, in pubblico parlamento, i cittadini decisero di presentare ai tribunali superiori di Napoli dodici richieste affinché fosse proibito al duca di interferire nella giurisdizione locale, di arrestare arbitrariamente i cittadini, di portarli nel carcere del castello senza apposita autorizzazione dell'autorità giudiziaria e di requisire con la forza cibo e materiali vari. Nel 1816 entrò a far parte del distretto di Piedimonte Matese. Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento. (Fonte: www.comune.faicchio.bn.it)

Feste

Febbraio - Carnevale Faicchiano

Giugno -  Festa del Grano: la manifestazione è volta a ricreare il valore della cultura contadina tipica dell'entroterra sannita degli anni 50, in particolare a far rivivere il ciclo del grano: dall'aratura alla semina, dalla mietitura alla trebbiatura, dalla trasformazione del seme in farina a prodotti come pane e pasta che sono alla base della salutare dieta mediterranea. Vengono anche allestiti un'esposizione di prodotti tipici della cultura contadina, spettacoli di musica popolare degustazione di antichi sapori di una volta grazie ai piatti tipici tramandati da generazione in generazione

Agosto - Medievalia: quattro giorni dedicati alle tradizioni di un tempo lontano fatto di magie, giocolerie, guerrieri e sfide animano il centro storico di Faicchio nell’ultimo fine settimana di agosto, in concomitanza con i festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Giovanni Battista cui è intitolato anche il Palio delle Contrade. 

Settembre - Sagra Enogastronomica con la “Fontana delle tre botti” da cui zampilla vino e tantissime specialità: “pallottl”, “carne e p’paur”, “p’parul ‘mbuttit”, “scarrafun”, “tagliaregl’ e cic’r”,  vini locali e di oli tipici sulle bruschette.

Dicembre - La Betlemme del Sannio: Presepe Vivente, ad ingresso gratuito, con circa 300 figuranti in costumi d’epoca, tante varietà di animali vivi, 35 postazioni di antichi mestieri, 3 cantine dettagliatamente allestite e 3 zone ristoro, che faranno rivivere l'atmosfera dell'epoca. All’ingresso si può ritirare, ai Cambiavalute, il “denario”, la moneta antica coniata dal comitato-organizzatore per l'occasione. Lungo il percorso, a fare da cornice alla nascita di Gesù, ci sono pastori, contadini, massaie, lavandaie, il ciabattino, il fabbro, il pescatore, il falegname e tanti altri artigiani; osservando le varie "scene" è possibile degustare prodotti tipici locali nelle diverse "locande" ed ammirare lo “Show del fuoco”, spettacolo scenografico di fuoco ed effetti speciali. Anche la "musica" e la "narrazione multimediale" hanno un ruolo rilevante, grazie alla filo-diffusione installata lungo tutto il percorso e allo “Show del fuoco”, uno spettacolo scenografico con fuoco ed effetti speciali. Possibilità di visitare la "Mostra Fotografica Storica del Presepe Vivente".

Informazioni Turistiche

Numerose sono le contrade sparse nel comune e le frazioni maggiori sono quelle di "Massa" e di "Casali". La prima si estende alle falde di monte Acero mentre la seconda è sita alle falde di monte Monaco di Gioia. Il centro storico è situato in una posizione elevata rispetto al corso del fiume Titerno e si è sviluppato intorno al Castello medievale. Fa parte della Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro. Da visitare:

Castello Ducale:Il castello venne costruito nel XII secolo per volere dei conti Sanframondo in una posizione strategica fra i monti Acero e Gioia ed in una postazione elevata rispetto al corso del fiume Titerno. Tra il XV e il XVI secolo i Monsorio sottoposero l'edificio ad una importante ristrutturazione che gli conferì l'attuale aspetto. I Monsorio restaurarono l'edificio prendendo spunto da Castel Nuovo a Napoli come si evince dalla planimetria, dal prospetto principale e dall'impostazione del cortile interno. Il Castello è a pianta trapezoidale con agli angoli tre delle quattro torri cilindriche originarie, una delle quali (quella che guardava verso la Collegiata di Santa Maria Assunta) è crollata nei secoli scorsi probabilmente a causa di uno dei tanti terremoti che si sono avvertiti nella zona. Una curiosa leggenda è sorta intorno alla cappella palatina e al suo "trabocchetto".

Acquedotto Romano di Fontanavecchia: Sotto il ponte da cui si accede all’attuale contrada di Fontanavecchia, una grande fontana forniva l’acqua agli abitanti della zona. La fontana era già vecchia quando i primi abitanti vi si insediarono: onde, il nome di Fontanavecchia che diedero al loro agglomerato di case. Nei pressi della Chiesa di S.Maria di Costantinopoli è visibile l’ingresso di un acquedotto ipogeo risalente intorno al III sec. A.C., ancora oggi percorribile per una lunghezza di circa 1160 metri, quantunque sia in disuso. Dalla zona orientale della contrada, sulla strada per San Lorenzello, l’acquedotto raggiungeva il centro di Faicchio dopo più di 1 km di percorso sotterraneo. Era utilizzato sia per dissetare la popolazione, sia che per l’irrigazione (numerose vasche di contenimento sono ancora visibili nella zona); le bocche di Respirazione, ancora oggi aperte, sono poste a circa 40 metri di distanza l’una dall’altra. L’acquedotto, unico esempio tra quelli dell’epoca ancora oggi funzionante, denota l’importanza della zona come centro abitato di età preromana.

La Grotta delle Fate: Secondo una antica leggenda medievale si racconta che sul Monte Acero avevano stabilito la loro residenza un gruppo di fate e che queste, per appropriarsi dell’acqua del sottostante Titerno, calasseri un secchio lungo i fianchi della montagna legato ad un filo di capelli. La Grotta e' stata più volte percorsa nell'interno da speleologi professionisti..Parte del percorso e possibile farlo senza difficoltà la seconda parte richiede l’ausilio di persone esperte dato che il percorso e formato da cavità molto strette e pericolose...

La Grotta di San Michele: E’ una cavità Naturale sita nel comune di Faicchio, la grotta viene adibita al culto dell’Arcangelo Michele dai Longobardi intorno al 700 dai Longobardi che fondarono un altro sito rupestre che «dovette all'origine costituire un polo di aggregazione rituale, incentrato sul culto micaelico dopo l'opera antidolatrica svolta dai vescovi di Benevento Barbato, e di Capua Decoro». Oltre a Faicchio e a Cerreto Sannita altre grotte dedicate a san Michele nacquero nelle vicine Guardia Sanframondi e Gioia Sannitica.

Ponte Fabio Massimo: Il Ponte Fabio Massimo risalente al III Secolo a.C., originariamente serviva ad agevolare le comunicazioni con il Matese e il Monte Erbano. Il ponte attuale è stato in gran parte edificato nel periodo repubblicano su un preesistente manufatto sannita che era costituito da due semplici elementi laterali in pietra e calcestruzzo sui quali alcune tavole in legno disposte orizzontalmente permettevano il passaggio di persone e animali. La tradizione vuole che vi sia passato il dittatore romano Quinto Fabio Massimo per arrestare l'avanzata di Annibale durante la seconda guerra punica. Il ponte ha subito diversi rimaneggiamenti specie a seguito del terremoto del 5 giugno 1688 e all'alluvione del 1860 quando venne costruita la volta a sinistra per reggere il muro alle sue spalle, pericolante. Nel 2008 è stato oggetto di un intervento di restauro ad opera dell'architetto Vincenzo Vallone.

Denominazioni collegate

Falanghina del Sannio

Falanghina del Sannio

Regione di riferimento: Campania
Enoregione: SANNIO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Vitulano, Comune di Torrecuso, Comune di Telese Terme, Comune di Solopaca, Comune di Sant'Agata De' Goti, Comune di San Lupo , Comune di San Lorenzo Maggiore, Comune di San Lorenzello, Comune di Ponte, Comune di Paupisi, Comune di Montesarchio, Comune di Melizzano, Comune di Guardia Sanframondi, Comune di Frasso Telesino, Provincia di Benevento, Comune di Foglianise, Comune di Faicchio, Comune di Dugenta , Comune di Cerreto Sannita , Comune di Castelvenere, Comune di Campoli del Monte Taburno, Comune di Bonea, Comune di Benevento, Comune di Amorosi, Comune di Durazzano

Enti Interessati
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Doc falanghina del sannio

Sannio

Sannio

Regione di riferimento: Campania
Enoregione: SANNIO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Vitulano, Comune di Torrecuso, Comune di Telese Terme, Comune di Solopaca, Comune di Sant'Agata De' Goti, Comune di San Lorenzo Maggiore, Comune di San Lorenzello, Comune di Puglianello, Comune di Ponte, Comune di Paupisi, Comune di Paduli, Comune di Montesarchio, Provincia di Benevento, Comune di Melizzano, Comune di Guardia Sanframondi, Comune di Frasso Telesino, Comune di Foglianise, Comune di Faicchio, Comune di Dugenta , Comune di Cerreto Sannita , Comune di Castelvenere, Comune di Campoli del Monte Taburno, Comune di Bonea, Comune di Benevento, Comune di Amorosi, Comune di Durazzano

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Doc sannio

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