Comune di Isola di Capo Rizzuto

Storia

Sul suo territorio sono state rinvenute tracce di insediamenti umani, che risalgono a più di cinquemila anni avanti Cristo, sicuramente aiutati dalla favorevole posizione geografica, dal clima e da un ambiente particolarmente propizio. Fu fondata da un popolo proveniente dall'Africa del nord, dagli stessi luoghi dove poi fu eretta Cartagine, i Japigi che si stabilirono tra Isola Capo Rizzuto e Capo Piccolo (1200 a.c.). Questo popolo diede il proprio nome ai promontori che si bagnano nel mare antistante e che anticamente erano riconosciuti come "Promontorium Japigium", gli odierni Capo Rizzuto, Capo Cimiti e Le Castella. I japigi furono poi scacciati da un altro popolo antico, i Coni, (originari dell'Epiro nella penisola balcanica), e si trasferirono, nella vicina Puglia. La storia locale si intreccia continuamente con la leggenda, la più antica vuole che a fondare la città sia stata Astiochena, sorella di Priamo, scampata alla distruzione di Troia ed approdata in questi luoghi insieme al padre ed alle due sorelle. Con la colonizzazione greca ebbe origine in queste zone il fortunato periodo storico, detto della Magna Grecia, che vide gli antichi abitanti di Isola subordinati alle vicende della più giovane città di Crotone (708-709 a.c.) che diventò uno dei poli principali della cultura e dell'economia de tempo. Isola Capo Rizzuto porta questo nome pur non essendo circondata dal mare e trovandosi anzi a 4 km da esso. Il nome Isola compare in alcuni documenti del 900 d.c. circa, quando Leone VI il filosofo (886-911) pubblicò la "Nea tattica o Diatyposi" che riportava l'ordinamento delle chiese di rito greco ortodosso in Calabria, e tra questa è citata "ò ton Aésulon", l'odierna Isola. Questo nome si vuole derivare dalla presenza nel mare antistante i tre promontorium Japigium di alcune isolette, due erano dette dei Dioscuri e un'altra Calipso, in cui molti riconoscono l'Isola di Ogigia dove viveva la famosa maga dell'Odissea di Omero. Altri pensano che questo nome nasce dalla volgarizzazione del latino Asyla (luogo sicuro) dato alla nuova città quando gli abitanti si trasferiscono dalla costa all'interno del territorio per meglio difendersi dalle incursioni dei pirati turchi che infestavano la zona. Più prosaicamente altri fanno risalire il nome alla costruzioni rurali romane che caratterizzavano le campagne e che erano dette "Insule", cioè costruzioni isolate che servivano da case e da magazzini per i prodotti dei campi e che erano il centro della vita contadina. La storia della città continua con alterne fortune nel Medioevo diventando importante centro della diffusione della religione cattolica nell'Italia del sud e sede vescovile, fino al 1818. In questo periodo si costruiscono molte chiese e monasteri, si diede vita al poderoso sistema difensivo che era formato da importanti costruzioni quali il castello dei Ricca e le mura di cinta del borgo vecchio ad Isola Capo Rizzuto, il castello aragonese di Le Castella, le numerose torri costiere di avvistamento e di difesa. Gli abitanti di Isola parteciparono attivamente alle vicende storiche del Medioevo subendo molte perdite di vite umane e distruzioni ad opera di pirati turchi e saraceni ma anche di spagnoli ed aragonesi (rivolta del Centelles - 1459) che a lungo dominarono questi luoghi e che spesso punivano le popolazioni locali per la loro dichiarata adesione a questo o a quel partito belligerante nel corso delle numerose guerricciole locali. Successivamente nel Risorgimento in molti aderirono ai moti politici che portarono all'unità d'Italia, compresa la campagna Garibaldina, ed infine parteciparono attivamente alle due guerre mondiali subendo spesso i bombardamenti aerei per la vicinanza del locale aeroporto. (fonte: www.riservamarinacaporizzuto.it)

Informazioni Turistiche

Nel punto in cui sorge Capo Rizzuto, la costa jonica è molto rocciosa; le sue spiagge sono composte da sabbie fini di un suggestivo colore rosso - arancione. Nel centro storico vi sono avanzi del complesso fortificato cinquecentesco del Castello Feudale (in via S. Marco), eretto in periodo medievale, ampliato nel 1549, dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca; resti di torri quadrilatere angolari speronate; Reliquie delle muraglie della cortina perimetrale con pivellini; "l'Orologio", la Porta del borgo medievale, sormontata da una torretta dell'orologio posteriore, che divide la zona antica da quella più moderna. Sulla costa sorge la "Torre Vecchia", una torre cilindrica, con massiccia cordonatura a conci lapidei, eretta nel sec. XVI a guardia costiera contro le incursioni barbariche. La torre era custodita da un caporale e da un milite, che avevano il compito di vigilare giorno e notte e segnalare la presenza di navi sospette con particolari segnali: fumo durante il giorno e falò la notte. L'accesso all'interno della torre avveniva mediante un rustico ponte levatoio in legno. Sul promontorio di Capo Piccolo, compreso tra Capo Rizzuto e Le Castella, nel 1977 l'archeologo Domenico Marino ha scoperto, e successivamente scavato, un insediamento del Bronzo antico 2 e del Bronzo medio 1-2 che ha restituito alcuni frammenti di ceramica minoico-micenea, tra i più antichi rinvenuti nella penisola italiana, testimonianza certa di contatti tra i popoli indigeni enotrio-japigi e il mondo minoico-miceneo. I reperti sono esposti e conservati nel Museo archeologico nazionale di Crotone. Il Santuario della Madonna Greca, in località Capo Rizzuto, è dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto. Semplice e maestoso, è di nuova costruzione: la posa della prima pietra è datata infatti 1991. La superficie del Santuario è di circa 800 mq e si arricchisce di altri 200 mq di balconate. Nella frazione di Le Castella, si trova la celebre fortificazione, di origine cinquecentesca, protesa su di una piccola penisola sul mare. Fu costruita per contrastare le frequenti invasioni. Importantissime sono le monumentali cave di blocchi e di rocchi di colonna di età greca (VI-III secolo a.C.) sulla Punta Cannone e nell'area del porto. Da esse sono stati presumibilmente estratti i rocchi delle colonne del Tempio di Hera Lacinia, posto sul promontorio di Capo Colonna. L'Area naturale marina protetta di Capo Rizzuto offre itinerari di rara bellezza, un percorso esclusivo tra l'affascinante e incontaminato patrimonio naturalistico. (fonte: it.wikipedia.org)

Denominazioni collegate

Calabria

Calabria

Regione di riferimento: Calabria
Enoregione: COSENTINO E FASCIA TIRRENICA, CROTONESE IONICO, IONIO MERIDIONALE
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Saracena, Comune di San Giovanni in Fiore, Comune di Motta Santa Lucia, Comune di Melissa, Comune di Lamezia Terme, Comune di Isola di Capo Rizzuto, Comune di Frascineto, Comune di Cosenza, Comune di Cittanova, Comune di Cirò Marina, Comune di Cirò, Comune di Casignana, Comune di Bianco, Comune di Belmonte Calabro, Comune di Strongoli

Enti Interessati
mostra/nascondi

Calabria

Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto

Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto

Regione di riferimento: Calabria
Enoregione: CROTONESE IONICO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Isola di Capo Rizzuto

Enti Interessati
mostra/nascondi

Doc s anna di isola capo rizzuto

News

Diamo il benvenuto a tre nuove Città del Vino
L'Associazione dà il benvenuto a tre nuove Città del Vino: Albenga in provincia di Savona, Strongoli e Isola di Capo ...
continua »