Comune di Mondragone
- Telefono: 0823 774211
- Fax: 0823 1602005
- Sitoweb: Mondragone
- Sede Amministrativa
Viale Margherita 93 81034 Mondragone (Caserta)
Origine del nome
Varie sono le ipotesi circa l'origine del nome Mondragone. Secondo una prima ipotesi il nome deriva dal nome dato alla Rocca dai Normanni, Rocca Dragone, quasi a titolo onorifico verso la moglie del conte Riccardo II, figlia di Dragone, conte di Puglia, di nome Rocca. Una seconda ipotesi vuole il nome derivare dalla somiglianza del monte Petrino, che sovrasta la città, con un drago. Più suggestiva e leggendaria è la terza ipotesi che vuole l'origine del nome legata all'esistenza di un drago che appestava e uccideva chiunque trovasse sul suo passaggio. L'ipotesi più vera è che al tempo dell'invasione barbarica, la famiglia dei Dragoni fu costretta ad abbandonare il paese e a rifugiarsi sul castello sito sul Monte Petrino che sovrasta la città e da lì il nome Monte dei Dragone che con il tempo è diventato appunto Mondragone.
Il Territorio
- Num. Abitanti: 27358
- Altitudine: 10
- Superficie: 55.72
- Santo Patrono: Santa Maria Incaldana
- Codice ISTAT: 61052
- Codice Catastale: F352
- Prefisso: 823
- PEC: protocollo@pec.mondragone.net
- Zona Sismica: 3
- Zona Climatica: C
- Gradi Giorno: 1060
- Dati forniti da Tuttitalia.it
Amministratore
Nome
Francesco Lavanga
Storia
Le origini della città, situata tra la piana del Volturno e quella del Garigliano, risalgono all'epoca Quaternaria e i primi abitanti della zona, dopo il periodo neolitico, furono gli Aurunci. Questi vivevano in villaggi sparsi sul territorio, privi di fortificazioni e quindi furono facile preda dei Romani che li sopraffecero e nel 296 a.C. fondarono la colonia di Sinuessa (che, durante quel periodo, entrò a far parte della Pentapoli aurunca), in prossimità dei colli di Vescia, là dove sorgeva la città greca di Sinope (in greco Σιν?πη). La particolare fertilità del suolo e la vicinanza del mare fecero sì che in poco tempo la colonia si popolò, attirando diversi cittadini e arrivando a contenerne quasi 9000 nella zona pianeggiante. A partire poi dal II secolo a.C. cominciò a diffondersi la coltura della vite: in poco tempo la produzione vinicola del Falerno, decantato da Virgilio in numerose opere come "nettare degli dei", raggiunse risultati molto rilevanti e la città cominciò a godere di larga rinomanza. Inoltre la vicinanza della via Appia facilitò gli scambi commerciali e turistici. Infatti molti cittadini romani, politici, ricchi commercianti, imprenditori, fecero a gara per costruirsi ville ed abitazioni per le vacanze, come il poeta Turpilio, Cicerone, Gaio Ofonio Tigellino (il crudele prefetto del pretorio) e, in breve, Sinuessa divenne un centro turistico molto rinomato, anche per le proprietà altamente curative delle sue Terme, adatte, secondo la tradizione, non solo a curare la sterilità nelle donne ma anche le malattie mentali. Nel I secolo d.C. la città raggiunse il più alto splendore anche per l'inaugurazione di un altro importantissimo nodo stradale, la via Domiziana. Dalla fine del II secolo, però, iniziò la decadenza, dovuta ad una crisi dell'agricoltura. Nel 375 Sinuessa subì enormi danni a causa di un catastrofico terremoto e i sopravvissuti, anche per trovare scampo dalle continue invasioni barbariche, si rifugiarono sulle pendici del Monte Petrino, dove edificarono un villaggio fortificato e la Rocca Petrina. Le invasioni continuarono durante tutto il Medioevo e la città stremata dagli innumerevoli attacchi si ridusse ad un misero villaggio, che prese il nome di Petrinum. All'inizio dell'XI secolo fecero la loro apparizione i Normanni che occuparono l'antico villaggio romano Petrinum e ampliarono la fortificazione della Rocca. La rocca fu importante postazione militare sia sotto gli Svevi che con gli Angioini. In seguito subirà modifiche dagli Aragonesi.
Il territorio passò nelle mani di vari signorotti locali, dai Marzano, Duchi di Sessa, ad Antonio Carafa di Stigliano, consigliere del Re Ferrante, e nel 1461 era stato elevato a Ducato. Alla morte di Nicola Gusman Carafa, Principe di Stigliano, il feudo fu messo in vendita ed acquistato, nel 1691, dal Marchese di Clarafuentes, Don Marcantonio Grillo, per la somma di circa 550.000 ducati. Il nipote di questi, Don Domenico Grillo, fu l'ultimo duca di Mondragone fino al 1806, anno in cui venne abolita la feudalità. Del dominio dei Grillo è testimonianza il Palazzo Ducale. Dopo la dominazione francese del Regno di Napoli (1815), Mondragone passò in mano dei Borbone e vi rimase fino alla proclamazione del Regno d'Italia. Durante la seconda guerra mondiale la città di Mondragone diede prova di grande coraggio opponendosi con ogni mezzo all'occupazione tedesca, si ricorda pertanto il truce eccidio delle Cementare riconosciuto dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con la medaglia d'oro al valor civile. (Fonte: www.comune.mondragone.ce.it)
Feste
Ogni Lunedì dell'Angelo una solenne processione celebra la Madonna Incaldana, protettrice della città. In agosto si tiene la Sagra del Mare e Sagra dell’Uva. Durante la prima metà del mese di agosto nel centro cittadino si svolge anche Calici di Stelle e Notte bianca dell'arte, manifestazione di valorizzazione del vino Falerno e dei prodotti tipici locali.
Informazioni Turistiche
Tra i molti punti di interesse: il Palazzo Ducale, il Museo civico archeologico (con materiali votivi, reperti dell'Età del Bronzo e una statua di Venere attribuita a Prassitele), il complesso della Rocca Mons Dragonis, il sito dell'antica colonia Sinuessa (case, pavimenti a mosaico, strade basolari e impianti fognari di età romana), la villa San Limato del sec. I con impianto termale e pavimenti a mosaico, il Santuario del Belvedere con la sacra icona della Madonna Incaldana di fattura bizantina, le sorgenti termali di acqua solforosa. Un tempo dalle cave locali si estraevano pregiatissimi marmi, utilizzati anche nella Reggia di Caserta. Imperdibile un assaggio della mozzarella di bufala campana dop, le cui origini sono strettamente legate all’introduzione dei bufali di origine indiana, secondo alcuni arrivati in seguito all'invasione dei Longobardi dal nord e secondo altri portati invece dal sud dai Normanni.
Denominazioni collegate
Falerno del Massico
Regione di riferimento: CampaniaEnoregione: LITORALE DOMIZIO E ALTRO CASERTANO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Mondragone
Enti Interessati
mostra/nascondi
Doc falerno del massico
Campania
Regione di riferimento: CampaniaEnoregione: AREA VESUVIANA, CAMPI FLEGREI E ISCHIA, AVERSANO, CILENTO, IRPINIA,COSTIERA AMALFITANA, AREA SORRENTINA E CAPRI, LITORALE DOMIZIO E ALTRO CASERTANO, SANNIO
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Pro Loco PLANCA, Comune di Vitulano, Comune di Venticano, Comune di Tufo, Comune di Tramonti, Comune di Torrecuso, Comune di Terzigno, Comune di Telese Terme, Comune di Taurasi, Comune di Solopaca, Comune di Sant'Agata De' Goti, Comune di San Lupo , Comune di San Lorenzo Maggiore, Comune di San Lorenzello, Comune di Roccabascerana, Comune di Ravello, Comune di Puglianello, Comune di Procida , Comune di Pratola Serra, Comune di Pontelatone, Comune di Ponte, Comune di Petruro Irpino, Comune di Paupisi, Comune di Paduli, Comune di Montesarchio, Comune di Montefredane, Comune di Montefalcione, Comune di Mondragone, Comune di Melizzano, Comune di Maiori, Comune di Lapio, Comune di Guardia Sanframondi, Comune di Galluccio, Comune di Furore, Comune di Frasso Telesino, Comune di Foglianise, Comune di Dugenta , Comune di Chianche, Comune di Cerreto Sannita , Comune di Centola, Comune di Castelvenere, Comune di Castelfranci, Comune di Castel Campagnano , Comune di Campoli del Monte Taburno, Comune di Caiazzo , Comune di Caggiano, Comune di Bonea, Comune di Benevento, Comune di Avellino, Comune di Aquara , Comune di Amorosi, Comune di Durazzano , Provincia di Benevento
Enti Interessati
mostra/nascondi
Campani
Roccamonfina
Regione di riferimento: CampaniaEnoregione: LITORALE DOMIZIO E ALTRO CASERTANO
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Galluccio, Comune di Mondragone
Enti Interessati
mostra/nascondi
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