Comune di Procida

  • Telefono: 0818109259
  • Sitoweb: Procida
  • Socio dall'anno: 2022
  • Sede Amministrativa
    Via Libertà, 12 80079 Procida (Napoli)

Origine del nome

L'attuale nome dell'isola nasce da quello di epoca romana Prochyta e secondo una prima ipotesi viene da Prima Cyme, ovvero "prossima a Cuma", come doveva apparire l'isola ai coloni greci nella migrazione da Ischia a Cuma. Un'altra ipotesi lo fa derivare dal greco pròkeitai (πρ?κειται), cioè "giace", in considerazione di come si presenta vista dal mare. Secondo un'altra ipotesi ancora, invece, il toponimo è da collegare al verbo greco prochyo, in latino profundo: l'isola sarebbe stata infatti profusa, messa fuori, sollevata dal fondo del mare o dalle profondità della Terra. Dionigi di Alicarnasso, nel suo Archeologia Romana, accosta il nome a quello di una nutrice di Enea, da lui qui sepolta quando vi approdò.

Il Territorio

  • Num. Abitanti: 10
  • Altitudine: 27
  • Superficie: 4,26 km²
  • Santo Patrono: San Michele Arcangelo - 29 settembre
  • Codice ISTAT: 063061
  • Codice Catastale: H072
  • Prefisso: 081
  • PEC: protocollo.procida@asmepec.it
  • Densita: 2.392,68 ab./km²
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Raimondo Ambrosino


Feste

Tra le occasioni per una visita, ricordiamo i cortei del Giovedì e del Venerdì Santo e la Sagra del Mare, a settembre.

L’isola, che vive con grande partecipazione le tradizioni pasquali, entra nel clima molte settimane prima, con la preparazione dei "misteri", rappresentazioni iconiche della vita di Gesù Cristo, costruiti con passione ed originalità dai giovani abitanti dell’isola. Attraverso il sapiente accostamento di gesso, foglie, rami, manichini, cartapesta, legna, vengono realizzati dei caratteristici carri che rappresentano un "unicum" nel loro genere. La creazione, Gesù nell’orto degli ulivi, la Samaritana al pozzo, il tradimento di Giuda, la cena ebraica, l’ultima cena, sono alcuni dei tempi rappresentati con libertà creative dai costruttori, senza allontanarsi però dai racconti e dagli episodi originali racchiusi nell’Antico Testamento e nel Vangelo. Tutti i "misteri" vengono poi portati nella notte a cavallo tra il Giovedì e il Venerdì Santo sulla Terra Murata, punto di partenza della sfilata che inizia alle prime luci dell’alba, per poi concludersi a Marina Grande dopo aver percorso le principali stradine dell’isola. A chi si è lasciato suggestionare da queste poche parole, consigliamo una "scappata" sull’isola per assistere alla costruzione dei "misteri" all’interno degli antichi portoni isolani. Oltre alla secolare Processione dei Misteri del Venerdì Santo organizzata dalla Congrega dei Turchini, da non perdere è anche il Corteo degli Apostoli, quando dodici confratelli della Congrega dei Bianchi impersonano gliApostoli ai quali si aggiungono il Priore, i cerimonieri, il centurione. Con il capo coperto si incamminano per le strade dell’isola compiendo in alcune chiese il rito della lavanda dei piedi.

La Sagra del Mare racconta Procida attraverso i suoi itinerari ed è l’occasione per vivere la storia degli usi di un popolo marinaro attraverso l’elezione della Graziella (figura letteraria dello scrittore Alphonse De Lamartine del Grand Tour storico), abbigliata con il pregiato costume storico in broccato e seta che apre le porte all’evento, contenitore di iniziative fortemente sinergiche con l’importante Premio Letterario dedicato ad Elsa Morante, il Premio Teatrale dedicato a Concetta Barra, i percorsi storici arricchiti con manifestazioni di arte, architettura, letteratura, cinema, teatro e musica. E per finire le speciali serate dedicate all’enogastronomia per promuovere la cucina mediterranea che qui è a Km 0 e a Miglio 0, dai vini  “Biancolella” e “Aglianico” all’olio, i carciofi, gli agrumi, dolci e pani tipici della cucina locale.

Informazioni Turistiche

Il territorio comunale comprende Procida e Vivara, collegate tra loro da un piccolo ponte e appartenenti al gruppo delle isole Flegree nel Golfo di Napoli. Nominata Capitale italiana della cultura per il 2022, Procida è un luogo ricco di testimonianze storiche e tesori naturalistici. Il suo principale approdo è Marina Grande, un colorato biglietto da visita per chi sbarca: le case, nei colori tipici pastello, si aprono a ventaglio sul costone settentrionale e presentano caratteristiche tipiche dell'architettura locale. Allo sbarco è possibile notare l'imponente Palazzo Merlato, tipica costruzione risalente al XVII secolo, e, proseguendo, la Chiesa della Pietà. La Marina Grande, detta Marina di Sancio Cattolico, rappresenta anche un importante polo per il settore legato al mare: oltre al porto turistico, la pesca. Qui, è possibile ritrovare una gran quantità di imbarcazioni e punti vendita. Nel primo pomeriggio, le paranze ritornano dopo una lunga notte di lavoro e vendono una parte del pescato ai procidani e ai visitatori, uno spettacolo di grande emozione per i turisti.

Il bene dell’ex Carcere Borbonico è costituito dall’intervento urbano cinquecentesco realizzato nel finire del sec. XVI per volere del Cardinale Innico d’Avalos dagli architetti Cavagna e Tortelli e fu Palazzo Signorile e successivamente Palazzo Reale dei Borbone che, nel 1815 lo trasformarono in scuola militare e poi in carcere del Regno con successivi ampliamenti. Il complesso Monumentale è costituito dal Palazzo D’Avalos, il cortile, la Caserma delle guardie, l’Edificio delle Celle singole, Edificio dei veterani, la Medicheria, la Casa del Direttore, il tenimento agricolo Spianata. Un sistema unitario che assume anche il valore di testimonianza della storia politica, militare e urbanistica dell’isola.

La costruzione del Complesso di Santa Margherita risale alla seconda metà del XVI secolo, quando i monaci domenicani che possedevano l’antico Cenobio di S.Margherita Vecchia alla Chiaolella, si trasferirono, a causa delle incursioni saracene. Nel rigido inverno del 1956 la chiesa e il convento subirono importanti crolli anche a seguito del cedimento dei grandi arconi che lo sorreggevano, e si salvarono solo alcuni ambienti dei livelli inferiori, attorno all’interessante sistema delle cisterne per la raccolta delle acque piovane. Il Restauro per l’aula della chiesa si è concluso nel settembre 2012, mentre quello del convento sottostante deve essere completato. La posizione del dell’insediamento religioso è in un luogo di straordinaria suggestione paesaggistica, con la terrazza che si apre sul borgo della Corricella. Attualmente la chiesa è sede di mostre ed eventi culturali.

Sul promontorio più alto (a 90 metri slm) sorge Terra Murata, il nucleo più antico ed unico rifugio sicuro per gli isolani durante secoli di incertezze politiche. Infatti, pur essendo stata da sempre un centro abitato, appare come una vera e propria fortezza, costruita a mero scopo difensivo. Da un lato protetta da pareti a picco sul mare dall’altro lato dalle mura fortificate sembra al visitatore un posto inviolabile. Non solo le mura - in realtà erette nel ‘500 - ma tutto l’intero borgo era costruito in funzione difensiva per proteggere i cittadini dalle numerose invasioni, da quelle barbariche del primo medioevo fino ai saccheggi saraceni che finirono solo agli inizi del ‘600. Prima le abitazioni stesse della Terra fungevano da scudo: erano costruite senza lasciare spazi tra le une e le altre, l’una addosso all’altra, quasi senza aperture verso l’esterno e ancora oggi il lato esterno della Terra Murata lascia nello spettatore questa impressione scostante ed ostile.

L'imponente complesso dell’Abbazia di San Michele, a Terra Murata è un impianto costituito da molteplici stratificazioni e trasformazioni avvenute nel corso dei secoli; la parte più antica risale al XV secolo sebbene esistano tracce storiche del 1026 che attesta l'esistenza di un monastero in questo stesso luogo. Oltre alla Chiesa, tra le più prestigiose del meridione d'Italia, è possibile visitare il Presepe permanente composto prevalentemente da antichi pastori di scuola napoletana del XVIII secolo, in legno e terracotta. E un’importante Biblioteca, il cui nucleo originario è rappresentato da testi risalenti al XVI secolo: il libro più antico è datato 1534. L’insieme dell’Abbazia, del Conservatorio delle Orfane e della Cappella della Purità costituisce “l’insula” di S. Michele, primitivo centro politico- religioso di Procida. Il palazzo del Conservatorio delle orfane, sede del governatorato e delle decisioni politiche che venivano prese nella cappella della Purità, si articola su quattro livelli di cui uno interrato, con depositi, magazzini e una grossa cisterna per l’acqua piovana. Il Palazzo ha ampi terrazzi dove lo sguardo spazia a trecentosessanta gradi su tutto il golfo di Napoli, oltre che sulla piana dell’isola in basso, verso Monte di Procida, Capo Miseno, Napoli, il Vesuvio, Sorrento e Capri, Ischia e Ventotene.

Dopo il decentramento abitativo da Terra Murata, quando le incursioni saracene furono meno frequenti, si formarono abitazioni, gruppi di abitazioni dette "casali". Definito "vascello sfondato" per la presenza di due ingressi, Casale Vascello, il principale e il più grande, rappresenta un tipico esempio di edilizia secentesca: architettura locale contraddistinta dalla tipica economia di spazio con abitazioni che si fiancheggiano, le une accanto alle altre, le une sulle altre.

Piazza dei Martiri è il teatro delle speranze e della repressione del 1799. Qui i rivoluzionari isolani issarono l'albero della Libertà. La rivolta fu però presto soffocata nel sangue dai Borbone e dagli Inglesi, che riconquistarono l'isola prima di Napoli. A ricordare la furia reazionaria, nella piazza, c'è una stele commemorativa dei gentiluomini, dei proprietari e dei sacerdoti giustiziati per aver dato il proprio contributo al governo repubblicano. In fondo alla piazza la Chiesa della Madonna delle Grazie (XVII sec.), a cavalcione della roccia alla sommità della Corricella, guarda il panorama che va da Oriente ad Occidente, dalla Punta dei Monaci alla Punta Pizzaco. La costruzione della cupola fu a lungo impedita dalla nobile famiglia De Iorio, proprietaria dell’omonimo palazzo situato alle spalle della chiesa rispetto al mare, poiché ostruiva la vista panoramica godibile dai balconi del loro palazzo.

Corricella dal greco "kora calè", che significa bella contrada, è la marina più antica di Procida. Il Porticciolo seicentesco è caratterizzato da un'architettura mediterranea costituita da un groviglio di case su più livelli aggrappate alla costa tufacea, scale esterne, archi e terrazze a formare lo scenario più suggestivo e famoso dell'isola. Con i suoi silenzi, i suoi ritmi lenti e i volti bruciati dal sole dei pescatori che preparano le reti per la pesca, è un vero ed unico spettacolo di vita, colto nella sua essenza tra gli altri, da Josif Brodskij, poeta russo Premio Nobel per la Letteratura nel 1987, che dedica al borgo dei pescatori della Corricella una toccante poesia. Tra i tanti, la Corricella è stata set cinematografico de “Il Postino” con Massimo Troisi e Philippe Noiret.

I magnifici giardini e limoneti ombreggiati da pergolati sono il fu “Eldorado”, luogo cardine di Elsa Morante, la grande scrittrice che vinse il Premio Strega nel 1957 proprio con il romanzo "L'isola di Arturo", ambientato a Procida (che ebbe modo di scoprire all’inizio degli anni '40, rifugiatasi insieme al neosposo Alberto Moravia per scappare agli orrori del conflitto) negli anni immediatamente precedenti alla Seconda guerra mondiale.

Da non mancare anche gli itinerari naturalistici:

·       L’isolotto di Vivara, Riserva Naturale dello Stato, Sito d’Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale. Rappresenta un’importante risorsa di assoluto pregio paesaggistico e per la biodiversità della flora e fauna mediterranea. Vivara ha anche valenza archeologica, artistica, architettonica sia per la presenza dei reperti della civiltà dei Micenei “popoli del mare” che dell’architettura borbonica con il complesso dell’ex “Casino di Caccia Borbonico” contiguo alla preesistente Casa Colonica del 1681, con annesso vinarium e frantoio. Punta Mezzogiorno è caratterizzata dalla presenza della base della Casa Girevole su progetto di Lamont Young dell’inizio del XX secolo. Attualmente gli immobili sono non visitabili in attesa dell’intervento di restauro e rifunzionalizzazione finalizzato al sistema di accoglienza e fruizione della Riserva con il museo della biodiversità e annessi laboratori didattici, il percorso della civiltà contadina, il percorso archeologico, l’osservatorio degli uccelli (birdwatching) e l’osservatorio astronomico.

·       L’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, istituita con decreto del Ministero dell'Ambiente nel 2007 attorno alle isole di Ischia, Procida e Vivara. Di grande pregio potrà essere visitata attraverso escursioni in barche appropriate, coastal rowing e immersioni subacquee.

Denominazioni collegate

Campania

Campania

Regione di riferimento: Campania
Enoregione: AREA VESUVIANA, CAMPI FLEGREI E ISCHIA, AVERSANO, CILENTO, IRPINIA,COSTIERA AMALFITANA, AREA SORRENTINA E CAPRI, LITORALE DOMIZIO E ALTRO CASERTANO, SANNIO
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Pro Loco PLANCA, Comune di Vitulano, Comune di Venticano, Comune di Tufo, Comune di Tramonti, Comune di Torrecuso, Comune di Terzigno, Comune di Telese Terme, Comune di Taurasi, Comune di Solopaca, Comune di Sant'Agata De' Goti, Comune di San Lupo , Comune di San Lorenzo Maggiore, Comune di San Lorenzello, Comune di Roccabascerana, Comune di Ravello, Comune di Puglianello, Comune di Procida , Comune di Pratola Serra, Comune di Pontelatone, Comune di Ponte, Comune di Petruro Irpino, Comune di Paupisi, Comune di Paduli, Comune di Montesarchio, Comune di Montefredane, Comune di Montefalcione, Comune di Mondragone, Comune di Melizzano, Comune di Maiori, Comune di Lapio, Comune di Guardia Sanframondi, Comune di Galluccio, Comune di Furore, Comune di Frasso Telesino, Comune di Foglianise, Comune di Dugenta , Comune di Chianche, Comune di Cerreto Sannita , Comune di Centola, Comune di Castelvenere, Comune di Castelfranci, Comune di Castel Campagnano , Comune di Campoli del Monte Taburno, Comune di Caiazzo , Comune di Caggiano, Comune di Bonea, Comune di Benevento, Comune di Avellino, Comune di Aquara , Comune di Amorosi, Comune di Durazzano , Provincia di Benevento

Enti Interessati
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Campani

Campi Flegrei

Campi Flegrei

Regione di riferimento: Campania
Enoregione: AREA VESUVIANA, CAMPI FLEGREI E ISCHIA
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Procida

Enti Interessati
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Doc campi flegrei

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