Associazione Strada del Vino Soave

  • Telefono: 045 7681407
  • Fax: 045 4970212
  • Sitoweb: Associazione Strada del Vino Soave
  • Sede Amministrativa
    Foro Boario, 1 37038 Soave (Verona) Italia
  • Descrizione

    La Strada del vino Soave nasce nel 1999 e conta oggi circa 130 soci suddivisi in cantine, Enti e Associazioni, Agriturismi, Ristoranti, Hotel, frantoi e aziende di prodotti tipici locali. Da sempre la Strada del Vino è attiva per coordinare i numerosi soci che fanno parte all’interno di un ideale percorso di circa 50 Km lungo il quale è possibile ammirare il paesaggio, visitare cantine, degustare vino, assaggiare piatti tipici e venire a contatto con l’ospitalità delle persone. La Strada del vino Soave nasce con l’obiettivo di offrire un pacchetto completo di proposte e di servizi: chi ama la cultura e l’arte può contare non solo sull’indubbia bellezza paesaggistica della zona ma anche su chiese romaniche, ville, castelli e musei. I turisti che giungono nella denominazione possono scegliere entro un’offerta ampia e variegata all’interno dei tredici comuni che aderiscono alla Strada dislocati in quattro stupende valli che per le loro diverse attrattive meritano sicuramente una visita. Partendo da Verona si trovano in ordine Val di Mezzane, Val d’Illasi, Val Tramigna e Val d’Alpone. Aderiscono all'Associazione anche il Consorzio Tutela Formaggio Monte Veronese D.O.P. e il Consorzio Tutela Vini Soave.

     

    ITINERARIO: Eccoci nelle terre del Soave. L'itinerario, che si snoda tra aziende, punti vendita, ristoranti, attrattive storiche ed ambientali, si apre a Soave. La cittadina medievale è racchiusa in una intatta cinta muraria che risale fino alla cima del colle sovrastante dove svetta il Castello. Soave, già presidio romano, come raccontano l'impianto viario esistente e la centuriazione del territorio circostante, fu quasi certamente rifondata dagli Svevi giunti al seguito dei Longobardi e fortificata dagli Scaligeri. Il forte sentore di arte e storia non è testimoniato solo dalla struttura muraria, ma dall'intero tessuto urbano, che conserva ancora il duecentesco Palazzo San Bonifacio, il quattrocentesco Palazzo Cavalli in stile gotico veneziano, la prospiciente Chiesa di San Lorenzo, fondata nel '30 e riedificata nel 700. Da ammirare anche il bel Palazzo di Giustizia, ancora oggi sede della magistratura locale, e l'altrettanto notevole Palazzo Scaligero, ieri sede dei governanti veronesi, quindi dei Capitani della Serenissima e oggi, dopo un accurato restauro, del Municipio. Evidente risulta quindi la funzione di governo civile che aveva ispirato la sua costruzione. La Strada esce dalla porta Nord di Soave e subito svolta verso Est passando il ponte sul Torrente Tramigna. Percorre tra i vigneti il lungo rettilineo della strada provinciale n° 37 fino alla graziosa frazione di San Vittore caratterizzata da un'imponente parrocchiale che si distingue per l'elegante e longilineo campanile, e da alcune antiche ville patrizie private. Da qui risale per una suggestiva strada panoramica verso Colognola ai Colli in loc. Monte. Colognola è un delizioso centro abitato disteso sulle ridenti colline del Soave, posta all'ingresso della Valle d'Illasi. Della sua origine romana, sono testimoni i numerosi reperti archeologici ed i resti di Villa Spinola, con il suo bel parco oltre alla seicentesca Villa Peverelli. Usciti dall'abitato del Piano di Colognola ai Colli in località Decima si incontra la Strada provinciale della Val d'Illasi. La Strada offre a questo punto tre alternative: dirigendosi verso Sud, in direzione Caldiero, sono meritevoli di una visita le Antiche Terme Romane di Giunone, a qualche chilometro sulla Strada statale 11. La visita è consigliata in particolar modo nella bella stagione. Proseguendo invece verso Nord si giunge ad Illasi da cui è possibile riprendere la Strada. Ultima possibilità quella di dirigersi verso Ovest per proseguire in località Pieve di Colognola ai Colli l'itinerario consigliato. Qui è possibile visitare la romanica Pieve di Santa Maria edificata probabilmente sopra un preesistente tempio dedicato a Mercurio e cristianizzato nel primo Medioevo. Da qui la strada giunge per Ca' dell'Ara fino alla località Quattro Strade dove si offrono due alternative. La prima consente di proseguire diritti verso San Martino Buon Albergo, con il casello autostradale di Verona Est, dove merita una visita il Santuario di San Giacomo. Da qui, svoltando a destra, si raggiunge il paese di Marcellise dove si trova la famosa Villa "girevole" ossia Villa Girasole, attualmente in ristrutturazione ma visitabile dal 2005. Proseguendo la Strada prosegue per Velo Veronese e il Parco Regionale della Lessinia. La seconda alternativa permette di arrivare a San Pietro di Lavagno, sede comunale di un insieme di abitati, alcuni addirittura protostorici. Il paese è contornato da Ville tra le quali spicca la grandiosa cinquecentesca Villa Verità-Montanari, detta "Il Boschetto" con uno splendido parco all'italiana. Proseguendo diritti si giunge a Mezzane di Sotto, piccolo paese immerso in una splendida e verde vallata. A Mezzane di Sotto si può giungere anche da Marcellise tramite una strada comunale che attraversa l’arroccato borgo di San Briccio famoso per i suoi oliveti. Per chi vuole fare una piccola escursione sui colli, da Mezzane di Sotto la strada sale verso Mezzane di Sopra e da qui, passando per la località Capovilla, permette, dopo una impegnativa salita e un ottimo panorama, di giungere a Tregnago. Il suo castello appare sulla collina che sovrasta il paese a est, la sua origine è altomedievale ma fu rimaneggiato dagli scaligeri. Rimangono il mastio pentagonale, le torri e i resti della cinta muraria. Proseguendo a Nord l’itinerario raggiunge il paese di Giazza culla della cultura Cimbra Veronese. Il locale museo dedicata a questa popolazione scesa dal Nord Europa vale sicuramente una visita. Tornando a San Pietro di Lavagno, la Strada del Soave ripiega su Illasi passando per località Biondella e Donzellino. Si guada a questo punto il progno di Illasi e si punta diritti verso l’antico maniero che sovrasta questo centro formato dall’aggregazione di antiche ville nobiliari, rimasto pressoché intatto. Al centro dell’abitato c’è Villa Perez Pompei- Sagramoso, già sede di governo del feudo, il cui grande parco si estende fino in cima alla collina dove si ergono le rovine del castello scaligero. Venne edificato, probabilmente, prima del 1004 e nel 1243 fu occupato da Ezzelino da Romano che lo rase al suolo dopo averlo strappato ai Montecchi. Furono gli Scaligeri a ricostruirlo. Danneggiato ancora nei secoli successivi fu infine donato nel 1509 alla famiglia Pompei. Ad Illasi un’ariosa piazza, su cui si affacciano eleganti il palazzo Municipale e la parrocchiale, si apre su un suggestivo viale di cipressi “…che corrono in duplice filar…” su fino alla località Monte. Questa strada panoramica che si apre sulla Val d’Illasi è un vero e proprio giardino punteggiato da oliveti centenari che si alternano a vigne e ciliegi. Arrivati sulla cima del Monte, girando sulla sinistra, è possibile vedere più da vicino l’antico maniero. Voltando a destra, invece, dalla sommità del colle si dominano le due vallate di Illasi e del Tramigna, si scorge il lontano castello di Soave, i Monti Berici e le cime dei Colli Euganei. La strada si getta quindi a capofitto verso Cazzano di Tramigna e offre suggestivi scorci bellissimi della "Valle dei ciliegi", straordinaria nel periodo della fioritura. Serve un po' di attenzione a mezza costa per non saltare la deviazione sulla destra verso la località San Colombano: qui, immersa in una splendido verde, si trova una chiesetta del XII secolo che il tempo non è riuscito a scalfire. Da qui la strada si restringe e continua a scendere fra i colori del bosco e il verde dei vigneti fino ad incontrare, poco prima della località Costeggiola, la Strada provinciale che ritorna a Soave. A questo punto, ideale "giro di boa" dell’itinerario, si consiglia di proseguire verso Soave fino alla località Carcera e qui svoltare a sinistra per arrivare ad incrociare la strada più comoda che arrivando da Soave sale verso Castelcerino e Fittà tra splendenti scorci panoramici. Castelcerino, prossima tappa della Strada, è raggiungibile anche attraverso un percorso magari meno agevole ma pur sempre caratteristico: in questo caso si attraversano località Recoaretto, il centro della frazione di Costeggiola e si risale via Pigna fino alla località Campagnola. Tanto a Castelcerino quanto a Fittà si offre l’opportunità di scendere attraverso impervie strade verso Montecchia di Crosara: l’itinerario consiglia però di scendere, partendo da Fittà, per la strada del Castellaro verso Brognoligo, nel comune di Monteforte d’Alpone. Questa strada, anche se sterrata per circa 1 kilometro offre la possibilità di ammirare sulla destra alcuni dei cru più famosi del Soave quali Monte Pressani, Monte Foscarino, Castellaro, Rugate, Ronchetto ed a sinistra la Val d’Alpone da Roncà a Bolca. Giunti a Brognoligo la Strada del Soave prosegue per Costalunga e quindi risale verso Nord la Vallata dell’Alpone fino a Montecchia di Crosara, centro vitivinicolo di notevole importanza nel cuore della Valle d’Alpone. Da qui la strada piega verso Roncà e la frazione di Terrossa, poli di cultura Cimbra. Per chi invece da Montecchia di Crosara vuole proseguire verso nord lungo la Val d’Alpone, incontrerà San Giovanni Ilarione. Il paese si trova ai piedi della Lessinia e rappresenta un ottimo punto di partenza per raggiungere il Parco Regionale passando da Vestenanova e Bolca per giungere fino a Campofontana. Bolca rappresenta uno dei centri di maggiore importanza della Lessinia. Il Museo, che espone fossili di oltre 50 milioni di anni fa, attira ogni anno migliaia di visitatori e studiosi sa tutto il mondo. Tornando a Costalunga, da Brognoligo è anche possibile scendere direttamente a Monteforte attraverso località Monti e via Corvia. Nel centro del paese troneggia l’imponente parrocchiale di Santa Maria Maggiore con la sua facciata neoclassica e l’altissimo campanile, visibili, entrambe, a grande distanza. A pochi passi dalla chiesa merita una visita il quattrocentesco Palazzo Vescovile fatto erigere nel 1453-71 dal vescovo di Verona Ermolao Barbaro e ingentilito da un suggestivo chiostro. Anche Monteforte fu posto fortificato ai tempi dei romani e nel X secolo vi fu eretto un castello, su cui resti è stata costruita nel XIV secolo la chiesetta di San Antonio Abate, visibile sulla collina sovrastante. La Strada prosegue dalla chiesa della Madonnina, che apre a Sud l’abitato di Monteforte, e si dirige lungo la via dei Cappuccini e via San Lorenzo verso Soave. Suggeriamo di estendere l’itinerario fino alla località Villanova di San Bonifacio, qui merita senz’altro una visita la splendida Abbazia di San Pietro. Il rientro è quindi a Soave.

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