Comune di Ala
- Telefono: 0464678767
- Fax: 0464672495
- Sitoweb: Ala
- Sede Amministrativa
Piazza San Giovanni, 1 38061 Ala (Trento)
Origine del nome
Il nome Ala potrebbe derivare dal gotico (o longobardo) halla ("portico", "sala", o "palazzo"). Secondo altre ipotesi, il nome potrebbe trarre origine da un'ala dell'esercito romano, anticamente stanziata nella zona. Infine, secondo un'ultima ipotesi il nome potrebbe aver avuto origine semplicemente dalla forma di ala che aveva anticamente l'abitato.
Il Territorio
- Num. Abitanti: 8934
- Altitudine: 180
- Superficie: 119,87 km²
- Santo Patrono: Santa Maria Assunta, 15 agosto
- Codice ISTAT: 022001
- Codice Catastale: A116
- Prefisso: 0464
- PEC: comuneala.tn@legalmail.it
- Zona Sismica: 3
- Zona Climatica: E
- Gradi Giorno: 2.672
- Densita: 74,53 ab./km²
- Dati forniti da Tuttitalia.it
Amministratore
Nome
Claudio Soini
Storia
Borgo d'antiche origini romane, Ala ha da sempre rappresentato un territorio di transito, strategico sia dal punto dì vista economico che militare, perché posto sulle più importanti vie di comunicazione tra Europa e Mediterraneo. Ala fu nominata per la prima volta in un documento in periodo medievale; il castello svolgeva una funzione difensiva ed era circondato dalla zona residenziale, mentre nel sobborgo si svolgeva la vita del villaggio. La struttura bipolare dell'abitato si è mantenuta nei secoli, riflettendo la composizione della società urbana: da una parte i "tererj", gli antichi cittadini, impegnati nell’agricoltura, nella coltivazione del bosco e nella pastorizia; dall’altra i "foresi", artigiani e commercianti provenienti dall’esterno, arricchittisi con attività produttive e commerciali, che sfruttavano la presenza dell'importante arteria dell'Adige e la vicinanza delle città di Verona e Bolzano. Con l'espansione medievale e rinascimentale del centro si svilupparono anche i sistemi difensivi con l'erezione delle "bastite", torri di legno che sorgevano in una vasta ara a guasto, a sud dell'abitato, e dalle quali si poteva controllare tutta la vallata: ancora oggi la zona conserva il nome Bastie. Nel '500 si svilupparono la coltivazione del gelso e l'allevamento del baco da seta, attività giunte nella valle già nel '400 durante la dominazione veneziana; nel secolo XVII infine iniziò la produzione dei velluti di seta destinati ai mercati europei. L'arte della seta e dei velluti modificò la città, facendone un centro economico di primaria importanza, richiamando nuovi abitanti e sollecitando trasformazioni sia a livello urbano, sia in un ambito culturale ed artistico. Sull'antica matrice medievale si imposero notevoli interventi di ristrutturazione e di abbellimento delle antiche residenze: i palazzi dei mercanti imprenditoriali di velluto sono ancora oggi testimonianze maestose di quel periodo di ricchezza. Nel corso del '600 e del '700 la città di Ala visse il massimo splendore economico ed un intenso fermento culturale. A partire dalla seconda metà del 1800 avvenne un rapido cambiamento, contrassegnato dalla crisi del settore della seta e dall'emergere di nuove attività commerciali, legate alla costruzione della ferrovia del Brennero. Ala divenne tra la fine Ottocento e inizio Novecento stazione internazionale: la presenza delle dogane italiana ed austriaca, delle rispettive Guardie di Finanza, di grandi aziende di spedizione e di strutture alberghiere fu sostanziale per una rinascita della città, interrotta dallo scoppio della Grande Guerra. La fine della prima guerra mondiale e l'annessione del Trentino all'Italia coincise con il venire meno della centralità del territorio alense, inteso come frontiera e passaggio nodale dei grandi traffici europei.
Feste
Ala città di velluto rivive la grande stagione della seta, della bachicoltura e dei meravigliosi velluti ottenuti da questo pregiato prodotto. Durante l’estate la città organizza una serie di manifestazioni con l’allestimento di spettacoli che fanno sosta nelle vie del centro storico, nei palazzi settecenteschi che accolsero principi e regnanti, con artisti e musicisti di fama internazionale. Attori, musici e cantanti raccontano ai visitatori questa leggenda che fece di Ala un centro rinomato a livello mondiale. I palazzi signorili e le corti sono animati dagli antichi mestieri di un tempo, le guide in costume accompagnano i turisti nelle visite nel centro storico, mentre nelle antiche locande allestite per l’occasione, valenti cuochi ripropongono i piatti tipici della cucina settecentesca.
Informazioni Turistiche
Situata allo sbocco della Valbona e della Val di Ronchi, percorsa da un torrente anch'esso chiamato Ala, il paese è immerso nei vigneti della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Terra di Marzemino, tanto amato da Mozart che qui soggiornò, nel territorio si produce anche la doc Casteller, che prende il nome da una mirabile collina vitata a sud di Trento dove la tradizione vuole sia nata questa tipologia di vino. Il suo nome appare per la prima volta nelle Cronache del Concilio di Trento scritte dal Michelangelo Mariani nel 1673. In un'area prevalentemente montuosa o collinare, con limitate superfici pianeggianti nel fondovalle, l’altitudine dei terreni vitati idonei alla produzione del Casteller varia dai 70 ai 600 mt slm. Le forme di allevamento sono quelle tradizionali della zona: pergola semplice o doppia, spalliera verticale (Guyot, cordone speronato, ecc.). Il vino - ricavato da uve merlot per il 50% minimo e per la restante percentuale da schiava grossa, schiava gentile, lambrusco a foglia frastagliata (enantio), lagrein e teroldego da soli o congiuntamente - ha colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso e gradevole e sapore asciutto, armonico e caratteristico. Ottimo con tagliatelle al sugo o ai funghi, carni arrosto e grigliate, frittate e formaggi stagionati. Appena superato il perimetro del centro storico, il visitatore è colto dal paesaggio vitato che caratterizza ancora oggi la pianura alense. Interessante è l'ampia vallata che contraddistingue l'abitato di Serravalle, anche se i dintorni di Ala riservano altre sorprese come la visuale dal Santuario di San Valentino, l'antica torre medievale di S. Margherita, il caratteristico campanile barocco di Pilcante ed i ruderi di Castel Saiori con le Chiesette di S. Lucia e S. Cecilia di Chizzola. I Monti Lessini, a ridosso della pianura veneta, rappresentano poi un'oasi alpina di interessante richiamo con moltissime possibilità di escursioni, visite agli alpeggi oppure, più semplicemente, diverse occasioni di quiete tra la pace e l'armonia dei faggi secolari. Da visitare all’inizio della Valle di Ronchi, la Fucina Cortiana, antico molino trasformato successivamente in officina con maglio ad acqua, utilizzata fino a qualche tempo fa per la produzione di attrezzi da taglio utili per l’attività economica legata all’utilizzo del bosco. Ronchi, punto di partenza per magnifiche ascensioni ed escursioni nelle Piccole Dolomiti è un piccolo centro turistico, ideale nel periodo estivo per chi ama il sereno e tranquillo riposo a contatto con la natura.
Denominazioni collegate
Casteller
Regione di riferimento: Trentino Alto AdigeEnoregione: VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Trento, Comune di Mezzolombardo, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Brentonico, Comune di Besenello, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala, Comune di Volano
Enti Interessati
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Doc casteller
Trentino
Regione di riferimento: Trentino Alto AdigeEnoregione: VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Mezzolombardo, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Brentonico, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala, Comune di Volano
Enti Interessati
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Doc trentino
Trento
Regione di riferimento: Trentino Alto AdigeEnoregione: VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Mezzolombardo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Brentonico, Comune di Besenello, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala, Comune di Volano
Enti Interessati
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Doc trento
Valdadige
Regione di riferimento: Trentino Alto AdigeEnoregione: VALDADIGE ALTOATESINA, VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI ALTOATESINE, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Volano, Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Bolzano, Comune di Besenello, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala
Enti Interessati
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Doc valdadige o etschtaler
Trevenezie
Regione di riferimento: Trentino Alto AdigeEnoregione: VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Volano, Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Faedo, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Besenello, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala
Enti Interessati
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Trevenezie
Vigneti delle Dolomiti
Regione di riferimento: Trentino Alto AdigeEnoregione: VALDADIGE ALTOATESINA, VALDADIGE TRENTINA, VALLI LATERALI ALTOATESINE, VALLI LATERALI DEL TRENTINO
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Novella, Comune di Mezzolombardo, Comune di Madruzzo, Comune di Lavis, Comune di Isera, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Bolzano, Comune di Besenello, Comune di Aldeno, Comune di Ala, Comune di Volano
Enti Interessati
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Vigneti delle dolomiti o weinberg dolomiten
Vallagarina
Regione di riferimento: Trentino Alto AdigeEnoregione: VALDADIGE TRENTINA
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Volano, Comune di Isera, Comune di Cimone, Comune di Brentonico, Comune di Besenello, Comune di Avio, Comune di Aldeno, Comune di Ala
Enti Interessati
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Vallagarina
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