Le colline cariche di filari attentamente allineati e rigogliosi che danno vita ai vini della Cantina Veglio Romano & Lorenzo sono quelle della Langa, meraviglioso matrimonio tra natura e lavoro dell’uomo riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2014. Su questo spettacolare palcoscenico dedicato alla vite l’Azienda Agricola è sorta alla fine degli Anni Venti e qui ha continuato a crescere e svilupparsi fino all’attuale realtà: 20 ettari di terreni, di cui 16 coltivati a vigneto. Il vitigno Dolcetto è tuttora il protagonista principale dell’Azienda, a conferma del forte legame che questa varietà ha da sempre con il territorio di Diano: il 50% delle vigne sono infatti popolate di Dolcetto, al cui fianco trovano spazio anche altre varietà tradizionali come Barbera, Freisa e Nebbiolo tra quelle a frutto nero, Arneis, Moscato tra le altre a bacca bianca. La coltivazione del vigneto viene condotta con professionalità e scrupoloso rispetto delle regole ambientali, da ormai 6 anni l’azienda ha abbracciato la cultura del biologico/biodinamico attraverso la certificazione Suolo e Salute, uno dei principali organismi di controllo e certificazione per le produzioni biologiche in Europa. I trattamenti nei vigneti avvengono quindi con prodotti non sistemici affinché il residuo chimico sul suolo, sulla vite e nel vino sia dello 0% E se nel vigneto la tradizione ribadisce ogni giorno il suo predominio, in cantina l’antica saggezza della vinificazione e della maturazione dei vini ha trovato il connubio perfetto con ciò che la moderna tecnologia mette a disposizione. Sia in vigna che in cantina l’obbiettivo è uno solo: produrre vini di qualità ineccepibile e di grande piacevolezza, creati apposta per gratificare il consumatore. Un consumatore, che poco per volta si è affezionato all’azienda e ai suoi protagonisti, uomini e vini, radicando un rapporto che rasenta spesso i connotati dell’amicizia. Molto ampia la gamma dei vini prodotti: Bianchi (Langhe Arneis DOC, Pinot Chardonnay, Piemonte Moscato DOC), Rossi (Dolcetto di Diano d’Alba DOCG, Dolcetto di Diano d’Alba DOCG Sorì Montagrillo, Barbera d'Alba DOC, Barbera d'Alba DOC Elisa (dedicato da papà Lorenzo Veglio alla figlia), Nebbiolo d’Alba DOC, Barolo DOCG, Langhe Freisa DOC, Rosè (Rosè Rubacuore), Passito (Foravia) e Grappe (Grappa di Dolcetto di Diano d'Alba, Grappa di Nebbiolo, Grappa di Barolo). Aumentando la famiglia sono aumentati anche i vini dedicati: “per Aurora” un blend, opera d’arte del nonno per la nipotina, un vino da “meditazione” sapientemente assemblato. Sempre pronti ad accogliere i clienti per una degustazione a tutto tondo e per raccontare un pò di storia e di amore per questa terra. Dalla necessità e dal desiderio di coltivare il rapporto con la clientela non soltanto con l'acquisto del vino ma anche con l'ospitalità più profonda, nel 2018 è nato l'Agriturismo Vitae di Langa (info@vitaedilanga.it - www.vitaedilanga.it), circondato da filari di Dolcetto e Nebbiolo tra i comuni di Grinzane Cavour e Diano D'Alba. Ha una superficie totale di circa 300 metri quadrati nonché 240 metri di terrazzo panoramico; un vero e proprio trampolino verso i vigneti da cui si può guardare, quasi dritto negli occhi, il castello di Grinzane. Il luogo ideale per una vacanza nelle Langhe, dove degustare vini di qualità e cucina tipica piemontese con prodotti a Km Zerograzie anche alle coltivazioni di ortaggi e frutta interne all'Azienda, ai terreni coltivati a nocciole, ai forti legami con le altre aziende agricole e macellerie del territorio. I piatti della tradizione piemontese vengono creati sulla base delle ricette di Nonna Maria, Nonno Pietro, nonna Rita e nonna Angela arrangiate dalle sapienti mani dei nuovi cuochi. Tra questi primeggiano: la carne cruda all’albese con salsina vitae, il vitello tonnato con salsa cotta, i plin al ragù (ragù misto vitello/maiale cotto ancora sul putage), cinghiale al civet e guancia di vitello brasata al barolo. Trovano spazio i piatti di sola verdura come l’antipasti piemontese in forma vegana i peperoni con il bagnet. Per i dolci non possono mancare il nostro mattonsu (una via di mezzo tra il mattone e il tiramisu) e il bonet e la torta di nocciole senza farina. Nei mesi di settembre, ottobre novembre e dicembre è tra l’altro possibile prenotare la cena tipica a base di tartufo raccolto direttamente da trifolau di fiducia. L'Agriturismo, caratterizzato da un’attenzione particolare per l'arredamento in stile minimal-industriale, è dotato di 5 camere, 4 già attive e una in corso di ultimazione, quasi tutte con vista direttamente sui vigneti e con giardinetto di pertinenza. In questo periodo post Covid la fortuna di essere immersi nel verde e con ampi spazi all'esterno consente di non creare assembramenti e di potersi regalare oasi di pace e relax quasi in solitaria. L'unione tra Cantina e Vitae di Langa crea un'esperienza enogastronomica (e non solo) a 360 gradi.

L’ANTICA SAGGEZZA DELLA VINIFICAZIONE NEL RISPETTO DELL'AMBIENTE