Comune di Castagneto Carducci

  • Telefono: 0565 778111
  • Fax: 0565 763845
  • Sitoweb: Castagneto Carducci
  • Sede Amministrativa
    Via Marconi 1 57022 Castagneto Carducci (Livorno)

Origine del nome

Questo piccolo borgo adagiato sulla sommità della collina, su cui domina il Castello dei Conti della Gherardesca, prende il suo nome dalla presenza dei boschi di castagni e dal legame di affezione che per molto tempo la unì al poeta, oggi valorizzato dal Parco letterario e Museo-Archivio "Giosuè Carducci". Se nella scelta va certamente colta l’intenzione di rendere omaggio ad una grande poeta, perpetuando il ricordo della sua permanenza a Bolgheri ed a Castagneto, dove fanciullo soggiornò per molti anni, tornandovi poi come ospite durante la maturità, non va dimenticato che il padre di Giosuè, Michele, un medico chirurgo lungamente attivo in questi luoghi, fu tra i più fermi oppositori dei diritti feudali, vivendo da protagonista la stagione dei fermenti civici che precedette i moti del ’48. Il cognome Carducci pertanto, definitivamente unito al secolare nome del paese, suggella in via emblematica il percorso secolare compiuto dagli uomini di questa terra per la conquista della libertà.

Il Territorio

  • Num. Abitanti: 8456
  • Altitudine: 194
  • Superficie: 142.33
  • Santo Patrono: San Lorenzo
  • Codice ISTAT: 49006
  • Codice Catastale: C044
  • Prefisso: 565
  • PEC: mail@comune.castagneto.legalmailpa.it
  • Zona Sismica: 3S
  • Zona Climatica: D
  • Gradi Giorno: 1432
  • Dati forniti da Tuttitalia.it

Amministratore

Nome
Sandra Scarpellini


Storia

Il ruolo prioritario esercitato nel tempo dalla famiglia comitale Della Gherardesca sul territorio di Castagneto, costantemente assoggettato alla sua autorità, sin dal periodo medioevale, ha indotto nel passato molti storici ad intrecciare, in forma variamente differenziata, le più antiche vicende della località e dei dintorni con quelle dei supposti fondatori del casato, in una sorta di connubio atavico che fu talvolta utilizzato come strumento utile a legittimare il secolare diritto di possesso esercitato in loco dai componenti l’illustre casata. A giudizio di taluni, infatti, l’origine dei Della Gherardesca va fatta risalire al longobardo Walfredo il quale, nel 754, risulta avere fondato, presso l’attuale Monteverdi, in monastero di San Pietro in Palazzuolo, legando ad esso, tramite donazione, sia Castagneto sia numerose altre proprietà territoriali. I dati storici confermano l’esistenza di uno stretto rapporto tra la terra di Castagneto ed i Gherardesca, tant’è che alcuni componenti della settima generazione, sono indicati in un documento del 9 Novembre 1161, con il titolo di conti di Castagneto, accompagnato da quello di "domini" di Donoratico, ed è tra i membri della solita casata che si rintracciano i conti delle località limitrofe di Segalari, Donoratico e Bolgheri. L’acquisizione di queste e numerose altre proprietà, originariamente sparse all’interno delle contee di Pisa, Populonia, Lucca e Volterra, rappresentò ovviamente la diretta conseguenza del ruolo politico svolto dai Della Gherardesca nel contesto dell’antica Tuscia: nella seconda metà del X secolo, infatti, alcuni membri di questa famiglia furono conti di Volterra e l’avvenuta investitura lascia trasparire con chiarezza l’esistenza di forti legami coi rappresentanti dell’autorità centrale, che si concretizzarono più avanti con l’adesione al partito enriciano, schieratosi a favore dell’imperatore Enrico II per contrastare quei fermenti di rivolta ed autonomia che avevano portato, nell’anno 1002, all’elezione di Arduino d’Ivrea a re d’Italia. La decisa posizione filoimperiale assunta dai Gherardeschi si rivelò vincente e produsse, come diretta conseguenza, una riconferma dei privilegi in precedenza acquisiti, cui si sommarono, nella prima metà del secolo XI, nuovi vantaggi economico politici derivati dall’ampliamento del patrimonio fondiario. Verso la fine del Trecento si produce uno spostamento degli interessi familiari dei Gherardesca, dalla contea di Volterra verso la città di Pisa, con una progressiva acquisizione di prestigio civico, poi confluito nell’assunzione di importanti cariche pubbliche. La nuova condizione non mancò di provocare ampi riflessi sui territori appartenenti ai feudi di famiglia: se, infatti, da un punto di vista giuridico formale, oltre ai diretti benefici derivanti dal possesso delle proprietà terriere, fu demandata ai conti la sola gestione della giustizia amministrativa, mentre la sfera della giustizia criminale è di pertinenza del Comune di Pisa, nella realtà dei fatti ed in virtù del predominio esercitato sulla vita politica pisana i Della Gherardesca godettero di una totale autonomia e pienezza di gestione, qualificandosi come signori unici e assoluti delle comunità comprese dentro i propri feudi. E’ solamente dopo il 1405, a seguito della conquista di Pisa da parte di fiorentini, che si produssero talune svolte, atte a modificare il precedente assetto amministrativo: nel 1421 la Comunità di Castagneto è autorizzata a darsi degli statuti autonomi, mentre nel ’25 la sfera dell’alta giustizia, ovverosia della giustizia criminale, fu sottratta alle possibili ingerenze della famiglia ed affidata al Capitano vicario di Campiglia, direttamente dipendente dal governo di Firenze. I cambiamenti menzionati tuttavia non provocarono un autentico sradicamento degli antichi privilegi; si deve ricordare, infatti, che ai Della Gherardesca furono riconfermati i diritti di signoria, al tempo stesso i conti furono nominati vicari di Castagneto e di diversi altri centri confinanti, con un’operazione che, senza stravolgere i precedenti assetti della proprietà territoriale, si limitava a ribadirne l’avvenuta subordinazione al potere centrale fiorentino. Sul fronte dei rapporti intercorrenti tra i membri della casata e la Comunità di Castagneto si delinea, a partire dal secolo XVI, una precisa contrapposizione, sfociata in dispute giuridiche che videro di volta in volta fronteggiarsi gli interessi degli indigeni e quelli dei conti. ..... E’ tuttavia nel Settecento e più precisamente nel periodo lorenese, che i contrasti fra le parti iniziarono ad assumere caratteri di più profonda asprezza: nel 1776, contestualmente ad una più complessa e generale operazione di riordino territoriale, Castagneto perse la propria autonomia e fu inglobato, insieme ai centri di Bolgheri e Donoratico, nella comunità di Gherardesca, vedendo cancellare il proprio nome a tutto favore di una nuova e non gradita determinazione. Per contrastare l’avvenuto cambiamento, che riconosceva il ruolo prioritario esercitato dalla famiglia comitale su quella parte della Maremma, i castagnetani rivolsero al Granduca Pietro Leopoldo un accorato appello, denunciando il grave stato di abbandono in cui versavano le zone controllate dai Della Gherardesca e chiedendo di essere sottratti al loro feudo. La richiesta non fu esaudita, anche se i conti, in quello stesso anno, dovettero adottare nei propri territori la legge sui feudi, da lungo tempo emessa che riducendo in forma sostanziale il potere dei feudatari, avrebbe permesso alle popolazioni di acquisire una maggiore autonomia, facilitando inoltre il decollo di una nuova, più illuminata politica economica, mirata a soddisfare le necessità dei ceti emergenti. Profondi attriti caratterizzarono anche la vita ottocentesca, quando il bisogno di libertà ed autonomia degli abitanti continuò a scontrarsi con la rivendicazione dei diritti comitali, sfociando in azioni legali e pubbliche proteste. (fonte: www.comune.castagneto-carducci.li.it/servizi-ai-turisti/la-storia)

Feste

Davanti alla Propositura di San Lorenzo (1212), sorge la Chiesa del S.S. Crocifisso al cui interno è conservato il Crocifisso ligneo di epoca quattrocentesca, oggetto di vivissimo culto locale rappresentato dalle "Feste Triennali". A maggio si svolge Castagneto a tavola, passeggiata enogastronomica tra i vigneti, pranzo in piazza con le specialità locali e percorso di 20 km a piedi e in bicicletta nella suggestiva campagna castagnetana toccando strade secondarie e passando per frantoi e cantine.

Informazioni Turistiche

Tra i numerosi itinerari e luoghi da visitare ricordiamo il cammino tra i borghi medioevali, la via bolgherese, il sentiero dei molini e quello delle sorgenti. Da non mancare anche una gita al Rifugio faunistico di Bolgheri, dove è ancora integro il tipico ambiente costiero paludoso della Maremma di un tempo, e alla spiaggia del Seggio, segnalata tra le più belle d'Italia sulla Guida Blu del Touring Club.

Denominazioni collegate

 Bolgheri Sassicaia

Bolgheri Sassicaia

Regione di riferimento: Toscana
Enoregione: BOLGHERI E COSTA DEGLI ETRUSCHI
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Castagneto Carducci

Enti Interessati
mostra/nascondi

Doc bolgheri sassicaia

Bolgheri

Bolgheri

Regione di riferimento: Toscana
Enoregione: BOLGHERI E COSTA DEGLI ETRUSCHI
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Castagneto Carducci

Enti Interessati
mostra/nascondi

Doc bolgheri

Toscano o Toscana

Toscano o Toscana

Regione di riferimento: Toscana
Enoregione: APUANE, LUNIGIANA E LUCCHESIA, BOLGHERI E COSTA DEGLI ETRUSCHI, CHIANTI CLASSICO, COLLINE ARETINI E VALDICHIANA, COLLINE FIORENTINE E CARMIGNANO, MAREMMA TOSCANA, MONTALCINO E TERRE DI SIENA, TERRE DI MONTEPULCIANO E ORCIA, TOSCANA CENTRALE E SAN GIMIGNAN
Tipo denominazione : IGT
Enti Collegati
Comune di Vinci, Comune di Terricciola, Comune di Terranuova Bracciolini, Comune di Suvereto, Comune di Siena, Comune di Scarlino, Comune di Scansano, Comune di San Vincenzo, Comune di San Gimignano, Comune di San Casciano dei Bagni, Comune di Rufina, Comune di Rapolano Terme, Comune di Radda in Chianti, Comune di Poggibonsi, Comune di Pitigliano, Comune di Piombino, Comune di Peccioli, Comune di Murlo, Comune di Montespertoli, Comune di Montescudaio, Comune di Montepulciano, Comune di Montecarlo, Comune di Monte San Savino, Comune di Montalcino, Comune di Massa Marittima, Comune di Grosseto, Comune di Gavorrano, Comune di Gaiole in Chianti, Comune di Cortona, Comune di Colle di Val d'Elsa, Comune di Cinigiano, Comune di Chiusi, Comune di Cetona, Comune di Castiglione della Pescaia, Comune di Castiglione d'Orcia, Comune di Castelnuovo Berardenga, Comune di Castellina in Chianti, Comune di Castel del Piano, Comune di Castagneto Carducci, Comune di Carmignano, Comune di Capannori, Comune di Capalbio, Comune di Campiglia Marittima, Comune di Campagnatico

Enti Interessati
mostra/nascondi

Toscano o toscana

Montescudaio

Montescudaio

Regione di riferimento: Toscana
Enoregione: BOLGHERI E COSTA DEGLI ETRUSCHI
Tipo denominazione : DOC
Enti Collegati
Comune di Montescudaio, Comune di Castagneto Carducci

Enti Interessati
mostra/nascondi

Doc montescudaio

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